Alzi la mano chi può, anche solo in buona parte, individuare tutti i calciatori presenti in questa immagine in evidenza. Vi aiutiamo noi. Da sinistra, in piedi: Petroni, Colombo (capitano), Landoni, Bolchi, Mereghetti, Nova. Accosciati, invece: Pizzaballa, Nodari, Milan, Pesenti, Gardoni.
Questa era l’Atalanta versione ’64/65, contraddistinta, tra le altre cose, da una nuova gestione a tutti i livelli. Cambiato il presidente, dopo la morte dell’indimenticabile e indimenticato senatore Turani, con all’attivo ben tre legislature nel suo percorso e attivo come commerciante di pelli. In panchina, invece, c’era Ferruccio Valcareggi, che di lì a qualche anno sarebbe diventato addirittura il ct dell’Italia. La squadra chiuderà il campionato all’undecimo posto, salvandosi all’ultima giornata, con due punti di margine sul Genoa, in quella stagione allenato prima da Amaral e poi da Roberto Lerici. Il Grifone risulterà essere la meglio piazzata delle retrocesse in B.
Oggi, 7 marzo, ricorre l’anniversario, tra le altre cose, di uno dei migliori risultati di quella specifica stagione. La Dea, quel giorno, ottenne un buon pari contro il Milan di Altafini, peraltro in gol per il definitivo 1-1, in risposta al gol del vantaggio nerazzurro, firmato da Bruno Petroni. Un risultato particolarmente, se si pensa che, quel giorno, al Comunale si era presentata la capolista del campionato. A fine anno, però, a trionfare saranno i “cugini” dell’Inter.
