AAA affermazione cercasi con Antonio Rapuano a dirigere a fischietto in bocca, per rilanciarsi in quota quinto posto soffittando nel baule dei brutti ricordi gli occhiali inforcati con lo Spezia nel post Covid e il ko di Bologna all’andata di questo stesso campionato. Alla Unipol Arena, prima ancora del Cagliari, per l’Atalanta l’imperativo categorico è espugnare innanzitutto l’arbitro.

L’arbitro da sconfiggere: i precedenti

La prima partita dei nerazzurri diretta dall’agente di Polizia Locale di Riccione laureando in economia è stata lo 0-0 sul neutro di Cesena, designato durante la ristrutturazione del “Picco” quale nido di riserva degli Aquilotti. Era il 21 novembre 2020. Quindi, il 23 dicembre scorso, al minuto 86, la beffa del “Dall’Ara” a firma Lewis Ferguson, di testa, su angolo dell’ex Riccardo Orsolini. Uno scontro diretto perso, mica bruscolini.

Rapuano e il bilancio col Cagliari

Palmarès sardo decisamente più allettante con Rapuano, che manca il festeggiamento in campo del trentanovesimo compleanno per soli tre giorni (kick off alle 18 di domenica 7 aprile). Leggi, due successi e un unico ko, in casa della Fiorentina, tris sul gobbone il 24 ottobre 2021 (Biraghi-Gonzalez-Vlahovic) quando in panchina sedeva Walter Mazzarri. Scivolone tra due estremi favorevoli, buon ultimo il corto muso del 3 marzo a Empoli grazie a Jakub Jankto al 69′ e dapprima il remoto 4-1 casalingo al Trapani il 24 ottobre 2015 (doppio Farias, Pisacane, Scognamiglio per gli ospiti e Giannetti, allenatore Massimo rastelli).  Si era ancora al vecchio Sant’Elia…