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Palomino è a fine corsa, ma si merita un saluto coi fiocchi. Dove, come e quando?

Il centrale difensivo mancino e il rapporto ormai agli sgoccioli con squadra e società. Una grande storia che merita un degno sipario

Ormai, per dare continuità da backup a Giovanni Bonfanti nell’ultimo periodo delle ormai concluse traversie fisiche del supertitolare Giorgio Scalvini, dei veterani della difesa è abile e arruolato soltanto Rafael Toloi. Il capitano quando non è in panchina, responsabile o corresponsabile sia del ko in rimonta a Cagliari che del recupero del Verona lunedì da due gol sotto. L’Atalanta, di ultratrentenni intoccabili là dietro, ha solo Berat Djimsiti, forse all’apice del rendimento da perno riciclato, e Sead Kolasinac, lo svincolato più forte al mondo. Per José Palomino non c’è più posto. Lo dicono i numeri.

Palomino: si chiude a quota 225?

Le nude e aridissime cifre raccontano della terza mancata convocazione di fila, oltre all’esclusione nota da fine autunno dalla lista Uefa per la seconda metà della stagione europea. Il resoconto della stagione non così lontana dal sipario, dal canto suo, parla di sei subentri in croce su tre fronti per 42 minuti complessivi al netto dei recuperi, che portano il totale poco al di sopra dell’ora di gioco. Le traversie fisiche del tucumano, come quelle del brasiliano del Mato Grosso, sono perfino superflue da ricordare ripetendole a pappagallo. La rosa è ricca e completa anche senza il meno performante, o quello ritenuto meno utile alla causa, dei due. E allora? Che farne? 225 presenze e 9 reti di onorato palmarès atalantino non sono uno scherzo.

L’eroe di Goodison Park merita un congedo coi fiocchi

Il contratto è agli sgoccioli, il possibile trasferimento a Cagliari o in altre piazze bisognose di un puntello d’esperienza, saggezza e forza fisica, in estate come nella finestra invernale, non è stato possibile. L’acquisizione del pacchetto di quote del Bar Nazionale da parte dell’interessato è il segnale di un progetto di vita. Ha la figlia, una nuova compagna, un’attività economica, un amore sconfinato per una Bergamo che gli ha prolungato la carriera facendolo sentire un re in una piazza affettuosa, per nulla capace di pressioni negative, da vivi e lascia vivere ma riconoscente e in grado di esprimere vicinanza verso chi dà tutto se stesso senza risparmio.

Dal tunnel del falso doping al sipario: Palomino, mister 225 presenze

Ha anche dovuto sopportare l’onta delle accuse di doping, uscendo al tunnel due novembri fa, con l’Inter, autogol e gol nella stessa partita. Era stato tra gli eroi della prima vittoria continentale al rientro fuori confine nel 2017, a 26 anni dalla volta precedente della Dea. Al Mapei Stadium e, poi, al ritorno, con l’Everton, a Goodison Park per il primo bottino pieno in trasferta, il 23 novembre di 7 anni or sono. Ha segnato a Sarajevo sempre in Europa League e quindi a Berna in Champions. Ha fatto parte tranne il primo anno dell’epopea gasperiniana. Quand’è che lo si potrà salutare in campo con tutti gli onori? Se lo merita, eccome.

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10 giorni fa

La maglia sudata sempre …grazie Palomino onore a te

Ezio
Ezio
10 giorni fa

Ma forse può giocare ancora e poi perché l’esclusione per scelta tecnica
Comunque un giocatore importante nella storia della società Atalanta

Piusma
Piusma
10 giorni fa

Grazie Palo, maglia sempre sudata , Top🖤💙

Diego
Diego
11 giorni fa

la società faccia in modo che possa essere salutato degnamente come MERITA!!!!

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11 giorni fa

Ha sempre onorato la maglia …mi dispiace ….auguri di 🖤💙

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11 giorni fa

Uno dei più grandi
Grazie

Fabrizio
Fabrizio
11 giorni fa

Palo uno dei più grandi giocatori che la Dea abbia mai avuto SEI GRANDE

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12 giorni fa

L ultima volta che.ha giocato 20 minuti ha spazzato via più palloni lui che tutto il resto della difesa. Non mi pareva fosse così bollito…

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12 giorni fa

Meglio ancora Palomino che Toloi

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12 giorni fa

Merita tanto, ma tanto tanto riconoscimento, uno dei primi ad incarnare il credo di Gasperini in difesa e a trasmetterlo ai compagni che lo hanno affiancato .

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12 giorni fa

Pure toloi è a fine corsa da tempo.

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12 giorni fa

Non ce la fa più. È tanto facile da capire.
Comunque ha dato tanto e merita di essere ringraziato.

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12 giorni fa

Anche Toloi direi

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12 giorni fa

Onore a chi ha sudato nella maglia della Dea… …

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12 giorni fa

Dispiace perché ha sempre sudato la maglia…Grazie di tutto Palo 💙🖤💪

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12 giorni fa

Palo hombre vertical

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12 giorni fa

Chi a sudato la maglia si lo merita..come Zapata e Muriel

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12 giorni fa

Che fosse a “fine corsa” lo avevamo capito tutti; fuori dalle rotazioni e non in panchina . Si, sarebbe + che giusto e meritato ringraziarlo x il suo prezioso contributo alla causa 🖤💙. Magari uno spezzone di partita, ma quale? Abbiamo un ciclo di incontri molto importanti, sia in Europa che in campionato; difficile scelta ma penso e spero che GASP troverà il modo ed il momento opportuni . Per quanto mi riguarda: GRAZIE DI TUTTO ❤, 🖤💙PALO 🖤💙👏👏👏👏👏👏🙌🙌🙌🙌

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12 giorni fa

Non merita tutto ciò sono davvero irritata per questa situazione alla scelta tecnica non ci credo più. 🤬🤬🤬🤬😭😭😭

Luisa
Luisa
12 giorni fa

Non è questione di meritare o meno…sono gli anni che passano e non si regge piu’

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