L’ex portiere rossonero, al canale tematico del Milan, ha parlato della situazione della squadra di mister Pioli paragonandola alla Dea
Ai microfoni di MilanTv, Mario Ielpo, ex portiere rossonero, ha parlato della situazione attuale del Milan, citando anche la Dea. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:
“Il Milan ha lo stesso problema dell’Atalanta ovvero che nella trazione offensiva è una squadra che gioca molto bene mentre quando smette di spingere in avanti è una squadra persa. Per rimanere alla gara contro la Fiorentina, quando si torna in difesa il Milan dovrebbe ritrovare ordine e organizzazione per cercare di ripartire in attacco.”
Ala papagall
E forse l’Atalanta ha qualche punto in più
Ma Muchela ….
2 neuroni e in discordia pure quelli ???
Questo a gravi pro plemi lui roba tagliata male 10 punti in più 67 gol fatti Milan 27do ve è ilproblema
Forse gli è sfuggito qualcosa! Gol fatti Milan 27 gol fatti Atalanta 63. Ielpo hai fatto un brutto sogno…. Quando ti svegli troverai una realtà molto diversa.
Luo è il quoziente zero
E’ ufficiale.. e’ lui il paziente Zero.
Sei te che sei perso adesso chiamo i cani molecolari per cercarti
Ma te se a post lelpo una visuale calcistica stupenda
Sei proprio sicuro di quello che dici “apri gli occhi”
Magari
ma dove vive questo?
Ma cosa fumi
Ammazza che filosofo ?
Lui,che “problemi ” ha?
E se la smettesse di bere e fumare non si sa che cosa, gli fa male. La Dea mai come i bauscia
5a0. Punto
Ala’ bidu
????????????????
??67 goal a 27??..
ti sei fumato il nero di seppia???
Complimenti, bravissimo . Candidato al ******* d’oro
Resta sempre valida la regola d”oro. Prima di scendere dal letto controllare di aver acceso il cervello.
Solamente che i problemi dell’Atalanta sono a +10 sui problemi del Milan.
Cambia spacciatore…
Se c’è una squadra che ha problemi e il Milan…?
c’e SOLO qualche goal di differenza …
Per me è Ielpo ad avere gli stessi problemi del Milan….
Asen
che ha delle ragioni…il problema della dea è imparare a vincere le partite sporche come quelle con genoa e bologna e gestire il vantaggio abbassando il ritmo dell’avversario senza necessariamente dover continuamente imporre gioco