Il tecnico estense fa i complimenti all’Atalanta ma anche ai suoi giocatori, che per quasi un’ora hanno messo sotto una squadra da Champions

Sperava in un altro gol della sua Spal, questa volta a firma di Valoti, per chiudere la partita e invece ha subìto il ribaltone nerazzurro in casa. Leonardo Semplici, allenatore della Spal, analizza così il punto chiave della gara: “Gollini su quel colpo di testa di Valoti ha fatto un miracolo. Così almeno m’è parso dalla panchina… Lì la partita è girata” .

GLI EUROGOL DI MURIEL.“Per un’ora abbiamo disputato una grande partita, mettendo in difficoltà una grande squadra come l’Atalanta. Sul 2-1 abbiamo patito una distrazione, peccato per il 3-1 sfiorato con Valoti. Poi Muriel, dopo il miracolo di Berisha, ha segnato due eurogol con due giocate da grande giocatore. L’interpretazione della sfida è stata giusta, a dispetto della differenza di qualità ed esperienza. Bisogna migliorare sotto l’aspetto mentale e fisico, ma è chiaro che alla lunga le differenze pesano ed emergono”.

IGOR.“Igor ha fatto una bella partita e gli ho fatto i complimenti. Da laterale puro aveva solo la gara di Coppa Italia: magari non sarà il suo ruolo in futuro, non è la sua posizione d’origine. Per fare il quarto alto non aveva le caratteristiche, l’ho cambiato virando al 4-3-3 mettendo Di Francesco dalla sua parte. Nella ripresa è subentrato un po’ di timore nel giocare l’uno contro uno, ecco perché i lanci lunghi. Che però limitano i nostri valori. L’Atalanta comunque alla distanza ci ha impedito di giocare palla a terra in una certa maniera come nel primo tempo. Basta vedere chi s’è alzato dalla panchina ospite…”.

MERCATO. “Bisogna confermare la giusta mentalità per agguantare il nostro obbiettivo anche quest’anno. Giocare con quella forza e con quella personalità per un’ora è stato significativo. Abbiamo perso Lazzari e Bonifazi, andati in grandi squadre come la Lazio e il Torino; Fares s’è infortunato. La società ha ancora otto giorni per lavorare sul mercato. Tiri come quelli di Muriel sono da giocatori di grandi qualità. Potevamo forse fare una chiusura più celere, ma l’intensità era già calata e in quelle condizioni il gap tecnico è emerso chiaramente. Finché i ritmi sono rimasti alti da parte nostra abbiamo potuto limitare l’Atalanta”.