Il centrocampista ucraino dell’Atalanta, Ruslan Malinovskyi, dai 12 anni in su è cresciuto nel vivaio dello Shakhtar, avversario di coppa domani dei neraazzurri
Ruslan Malinovskyi, domani sera a Milano nella seconda giornata del Group Stage C di Champions League, insieme allo Shakhtar affronterà una bella fetta del proprio passato. L’Eco di Bergamo, alla vigilia, punta i fari sull’unico ex di turno, che però non ha mai indossato la maglia della prima squadra degli avversari del girone dell’Atalanta.
L’EX MALINOVSKYI. Nato a Zytomyr (un’ora e mezzo da Kyiv) il 4 maggio 1993, Malinovskyi è un prodotto del vivaio del Polyssia, che ha chiuso i battenti nel 2005. Da lì in avanti, per il centrocampista avanzato ucraino dei nerazzurri, ecco lo Shakhtar Donetsk: tutta la trafila, qualche allenamento in prima squadra nel 2011 e, fra 2010 e 2012, 39 partite e 10 gol nello Shakhtar-3, le riserve delle riserve, in Terza Divisione.
IN PRESTITO DALLO SHAKHTAR. Per Malinovskyi, dal 2012 al 2015, i parcheggi in prestito. Prima Sevastopol, con promozione dalla B prima della rifondazione del club sotto l’egida russa in seguito alla guerra civile in Crimea, quindi un triennio allo Zorja Luhansk, 8 presenze e 6 reti in Europa League di cui 4 e 2 nei preliminari. I primissimi assaggi d’Europa. Al resto ci avrebbe pensato il Genk, la squadra dell’incrocio con Timothy Castagne. Il 29 maggio del 2017 il riscatto del cartellino.