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ESCLUSIVA – Il doppio ex Bianchi: “Torino e Atalanta, sfida agli antipodi”

Bergamasco di nascita (anche calcistica) ma torinista di adozione, dopo cinque anni in granata impreziositi da 71 reti, Rolando Bianchi è l’uomo giusto per analizzare Torino-Atalanta in programma sabato sera.

Bianchi, possiamo dire che è la sua partita del cuore?

“L’Atalanta è la squadra che mi ha fatto crescere e mi ha dato la possibilità di esordire in Serie A giovanissimo. Il Torino è stata una parte importante della mia carriera, mi ha dato tanto sia a livello professionale sia come crescita umana”.

C’è un po’ di rammarico per non avere espresso a Bergamo quelle doti che hai messo in mostra da altre parti?

“Nella prima mia parentesi ero un ragazzo della Primavera che giocava in prima squadra e in quel periodo il calcio era più complicato rispetto a ora. Al mio ritorno ero riserva di Denis, non ho giocato molto, ma quando sono stato chiamato in causa penso di avere sempre dato il mio contributo”.

Che sfida sarà Torino-Atalanta?

“Si incontrano due squadre che hanno modi di giocare diversi, ma che entrambi mi piacciono. L’Atalanta ha un gioco molto aggressivo, il Torino punta tanto sul carattere, ma ha comunque delle sue logiche. Tutte e due le squadre hanno giocatori di qualità e stanno ottenendo risultati eccezionali. C’è da dire che Gasperini ha il grande merito di avere tenuto standard alti pur avendo cambiato molto”.

Entrambe possono correre per un posto in Europa?

“Me lo auguro. Hanno tutto per fare bene e andare in Europa: società serie, il giusto mix di giovani e giocatori esperti, tecnici preparati”.

Ma l’Europa League può essere un handicap o no per una provinciale?

“Io penso che dia immagine e importanza al club e ai singoli. Giocare giovedì e domenica è stressante ma se arrivano i risultati le fatiche si sentono meno”.

Abbiamo letto le sue opinioni su Ventura dopo la chiusura del suo ciclo in Nazionale. Chi vede bene al suo posto?

“Anche se sono granata dico Antonio Conte. È un allenatore con carattere, determinazione, voglia di arrivare, propositivo e ha idee importanti. Sembra che in campo ci sia lui. Poi ci ne sono tanti tecnici importanti. A me piace anche Montella”.

In carriera ha sfidato giocatori di livello internazionale. Secondo lei chi tra i nerazzurri può puntare a un top club?

“Spinazzola e Caldara sono giocatori di spessore. Mi pace anche Petagna perché ha doti importanti e se dovesse diventare più cinico potrebbe essere uno dei più forti a livello europeo”.

Un’ultima cosa: gli scarpini sono appesi al chiodo o ancora in borsa?

“La voglia di giocare è tanta e penso di poter dire ancora la mia. Sto bene, mi sono sempre allenato, sono un professionista e anche molto determinato . Se verrà qualcosa di buono lo valuteremo, altrimenti prenderemo altre strade. Ho fatto corso di allenatore e sto perfezionando le lingue. Vediamo cosa succederà, per ora studio per farmi trovare pronto”.

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