Ricorre oggi l’anniversario della morte dell’indimenticato presidente dell’Atalanta, che si è spento il 6 aprile 2013 all’età di 68 anni

Imprenditore nato a Telgate il 14 ottobre 1944, grande appassionato di sport, fu il patron della società nerazzurra dal 1994 al 2008.

CICLISMO. Dicevano che era un ciclista prestato al mondo del pallone, perché sua grande passione erano le corse in bicicletta. A sedici anni frequenta la scuola “Fausto Coppi” di Milano e riesce a collezionare alcuni successi e piazzamenti importanti, come il quarto posto al Giro delle Asturie, in Spagna. Abbandonerà il ciclismo nel 1965.

CALCIO. Nel 1977 acquista il 19% dell’Atalanta da Nessi, dal 13 febbraio 1979 al 15 settembre 1981 e dal 17 aprile 1989 al 7 dicembre 1990 è vicepresidente con Cesare Bortolotti e nel febbraio del 1994 diventa presidente sostituendo Antonio Percassi.

LA SUA PRESIDENZA. Durante gli anni della sua gestione, l’Atalanta disputa 5 campionati di Serie B e 10 di Serie A. Nella sua prima vera stagione alla guida dei nerazzurri c’è Emiliano Mondonico in panchina e la squadra torna in serie A. L’anno successivo, 1995-96, la squadra si salva con tranquillità e raggiunge la finale di Coppa Italia, persa poi contro la Fiorentina. Era l’Atalanta dei giovani, delle stelle Morfeo, Inzaghi e Vieri, ma anche della tragica scomparsa in un incidente stradale, nel febbraio del 1997, di Federico Pisani. Nel 1998 l’Atalanta avrà in panchina Mutti e poi nel 1999 Giovanni Vavassori che nel 2000 riporta l’Atalanta nella massima serie. Nella stagione 2000-2001 l’Atalanta si classifica al settimo posto. Il 7 febbraio 2005 lascia la presidenza restando azionista di maggioranza, per poi tornare in carica il 18 giugno 2005, dopo un intermezzo in cui aveva chiamato lo storico dirigente nerazzurro Giacomo Randazzo. Nel campionato 2005/06 Stefano Colantuono guida i nerazzurri in un trionfante campionato cadetto ottenendo, con tre giornate d’anticipo, la promozione più veloce della sua storia. Nella stagione 2006-2007 l’Atalanta fa il record di punti in Serie A (che permise di ottennere il diritto a partecipare alla Coppa Intertoto, salvo poi rinunciarvi). Nel 2007 arriva Del Neri.

EMORRAGIA. Il 16 gennaio 2008, mentre sta raggiungendo la sede dell’Atalanta a Zingonia, viene colpito da un’emorragia cerebrale. La situazione costantemente critica (dalla quale non si è più ripreso) porta nell’aprile dello stesso anno l’affiancamento della figlia Francesca in qualità di vicepresidente e del figlio Alessandro in qualità di amministratore delegato. Il 3 settembre 2008 viene nominato presidente il figlio Alessandro, che a ventun anni divenne il presidente più giovane nella storia della Serie A. Il 14 maggio 2010 Alessandro e Francesca Ruggeri, detentori del pacchetto azionario di maggioranza della società, annunciano la messa in vendita della proprietà nerazzurra: a giugno Antonio Percassi acquista il 70% delle azioni della società, ritornando alla guida degli orobici dopo sedici anni. Ruggeri si spegne nella sua casa nel quartiere Monterosso a Bergamo il 6 aprile 2013 lasciando la moglie Daniela e i figli Francesca e Alessandro.