Il tecnico delle ladies nerazzurre insoddisfatto dopo due turni: “Anche il Sassuolo sulla carta più forte, ma ne ha fatti due per colpa nostra”
“Dopo la pausa si riprende a Tavagnacco, sulla carta più forte di noi come lo era la Fiorentina e oggi il Sassuolo. Certo, a Firenze su sei gol presi gliene abbiamo regalati cinque, stavolta due su due”. Michele Ardito sull’AtalantaMozzanica non recita il de profundis dopo sole due giornate, ma non può nascondere una certa preoccupazione: “Siamo tutt’altra squadra rispetto alla scorsa stagione, di titolari sono rimaste Piacezzi in difesa e Stracchi e Scarpellini in mezzo, le altre erano riserve – esordisce l’allenatore già vice di Fabio Gallo sulla panchina del Como -. Marchesi e Zanoli, due Primavera, hanno esordito sulle fasce basse. Ma gli alibi stanno a zero, l’atteggiamento generale è stato molle, di sufficienza”.
IL PESO DELL’INFERMERIA. “È anche vero che avevamo Lazzari squalificata e Re e Rizzon infortunate, elementi di primaria importanza per noi – prosegue Ardito -. Sono arrabbiato, comunque, perché o saltano le marcature o mandiamo in porta le avversarie direttamente. Così è dura, non stiamo ancora capendo quello che stiamo facendo”.
ATTACCO ASFITTICO. “In avanti non riusciamo a pungere, anche se nel secondo tempo la squadra è uscita abbastanza bene. Codecà non può giocare da punta centrale in A, ne abbiamo solo una attualmente utilizzabile in quel ruolo. Non resta che lavorare a testa bassa”.