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Il Parma e le insidie di un tridente indigesto (video)

Tre delle papabili punte su quattro di D’Aversa hanno già castigato i nerazzurri in passato. L’ex Ceravolo pericolo pubblico numero uno, vista la lombalgia di un Inglese comunque a secco…

Il precedente da nemico, recitano le inossidabili verità chiamate statistiche, è di quelli da scongiuri. Fabio Ceravolo, due stagioni fa protagonista assoluto della prima storica promozione del Benevento in massima serie e ora vice-centravanti del Parma, il 19 aprile 2009 giocò un brutto scherzo all’Atalanta, di cui avrebbe rivestito i colori nelle due stagioni successive: il tap-in al 40′ valse un successo sotto le Mura alla sua Reggina (1 bottino pieno e 2 nulli personali negli scontri diretti) allenata da Bepi Pillon, il cui avantindré con Nevio Orlandi non avrebbe evitato la caduta a piombo in B. Ma del potenziale tridente ducale di sabato pomeriggio non è certo l’unico, il calabrese ai tempi compagno dei due futuri atalantini Edgar Barreto e Carlos Carmona, ad aver creato grattacapi in passato ai bergamaschi.

IL SILURO DI SILIGARDI. Luca Siligardi, che coi nerazzurri – affrontati già nel 2013-2014 in maglia Livorno con un bilancio in chiaroscuro – ha uno score di 2 vinte, 1 persa e 1 pari, è invece il “la” (mancino sotto la traversa al 42′) alla rimonta casalinga dell’Hellas del 3 febbraio 2016 completata all’83’ da Gianpaolo Pazzini, grande ex di turno insieme al tecnico Gigi Delneri. Il trentenne correggese sarebbe poi uscito nell’intervallo a favore dell’altro volto noto Urby Emanuelson; di Andrea Conti alla mezz’ora il temporaneo vantaggio. A fine corsa Edy Reja salva la Dea, il profeta di Aquileia non riesce nell’impresa coi veronesi.

IL GENIO DI GERVINHO. 1 divisione della posta e 1 successo il record anti Dea di Gervais Lombe Yao Kouassi, per tutti Gervinho, che con la casacca della Roma partecipò al 3-1 dell’Olimpico contro Stefano Colantuono e i suoi il 12 aprile 2014 (un sabato, per giunta, anche se serale). Di suo, il destro implacabile tre giri di lancetta dopo l’ora di gioco su assist di Adem Ljajic, autore del bis a tiro d’intervallo per mettere in cassaforte il vantaggio di Rodrigo Taddei. Il cabezazo di Giulio Migliaccio a 12 dal 90′ su cross di Yohan Benalouane, curiosamente un doppio ex della sfida del 27 ottobre sotto la Maresana, non fu certo una nota stonata per il violino tzigano di Rudi Garcia.

INGLESE MA POCO FREDDO. Curiosamente, invece, Roberto Inglese, alias Mister Lombaggine, ai portacolori del calcio made in Orobie non è mai riuscito a metterla. 1 paniere colmo, 1 a metà e 3 vuoti nelle ultime tre stagioni col Chievo: unico acuto, l’assist per il provvisorio 1-0 di Samuel Bastien il 17 settembre 2017 prima del rigore salvatutto del Papu Gomez per il contatto Tomovic-Orsolini. Che la cabala ci assista…

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