Zapata, Gomez e Ilicic sono la miniera d’oro di questa Atalanta che non ha alternative altrettanto valide in panchina: nessun colpo di mercato
Da ventisei a ventiquattro giocatori: è questo in soldoni il bilancio al termine del calciomercato che ridisegna la nuova rosa nerazzurra. Gian Piero Gasperini, che come sappiamo non ha mai amato le rose lunghe, è ben felice di questa diminuzione. Del resto, anche il promettente Tumminello scaldava la panca dietro ai titolatissimi Zapata e – più a inizio campionato – Barrow. Al Lecce potrà fare esperienza, giocare e crescere.
ATTACCO ALL’ATTACCO. Ma, come riporta l’edizione odierna de L’Eco di Bergamo, il punto dolente della squadra orobica potrebbe riversarsi proprio quello dove adesso la Dea sta facendo meglio: l’attacco. Il più prolifico della Serie A, con 47 reti segnate finora in campionato un po’ da tutti ma soprattutto da Zapata, rischia di rimanere a secco in prospettiva.
DOPPIO IMPEGNO. E non a secco di gol, ma di benzina nelle gambe, viste le prove di sacrificio e la doppia competizione che la Dea porterà avanti. Zapata-Gomez-Ilicic sono i titolari, Barrow-Pasalic-Kulusevski le alternative. Imparagonabile però – per caratteristiche, maturità, esperienza – il secondo trio al primo.
PROVE DI RESISTENZA. E Ilicic ha già iniziato ha soffrire d’anca…La speranza è quindi che il trio delle meraviglie nerazzurre resti in forma e in salute almeno fino a metà maggio. Poi col mercato estivo – in previsione di una sperata qualificazione – servirà davvero che la società metta mano a un altro attaccante di prestigio, il piano B per la Dea più prolifica di A.