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I 6 ex della succursale Spal

Nell’organico di Semplici sono ben 6 i nerazzurri del passato più o meno recente. Kurtic e Petagna gli intoccabili

Alberto Paloschi c’è per onor di firma e forse nemmeno per quella, visto che le voci di mercato lo danno fuori rosa. Etrit Berisha e Marco D’Alessandro, i prestiti estivi, sono gli ultimi arrivati. Ma nella Spal in versione succursale dell’Atalanta il conto degli ex nerazzurri, più o meno freschi, arriva fino a 6 con i big titolarissimi Jasmin Kurtic e Andrea Petagna.

PETAGNA IL BOMBER. Là davanti l’intoccabile è proprio il triestino, capocannoniere nella scorsa stagione dei ferraresi allenati dal confermatissimo Leonardo Semplici. Curioso come in un’annata sola l’ex milanista, spacciato per centravanti di manovra con scarsa lucidità sotto porta, sia riuscito a smentire i gufi superando il suo quoziente reti atalantino: 36 partite e 16 gol in campionato, 1 e 1 in Coppa Italia, mentre nelle due stagioni nerazzurre i palloni nel sacco erano stati 11 in 75 presenze, con un massimo in serie A di 5 nel 2016-2017.

BERISHA, GUANTI DI GLORIA. 91, invece, le firme tra i pali a referto del portiere nazionale albanese con la maglia della Dea, perdendo il ruolo di titolare di fatto all’incirca alla metà del 2018-2019. Arrivato dalla Lazio all’ultimo tuffo del calciomercato estivo edizione 2016 e riscattato nella sessione omologa l’anno dopo, Berisha prima di cedere le armi a Pierluigi Gollini (giovanili Spal) ha comunque contribuito da par suo alla tripla qualificazione europea in altrettante rivoluzioni terrestri.

D’ALESSANDRO E IL TAGLIO D’ALA. Ancora un parcheggio per l’ala o lesterno alto da tridente, 4-4-2 o 4-2-3-1 D’Alessandro, dopo l’esperienza di Udine in cui gli è toccato fare il pendolino puro. In tutto, per il romano del Tiburtino, 80 gettoni atalantini e 4 reti dal 2014 al 2017 più nel luglio e agosto passati, di ritorno dal primo prestito al Benevento.

FLOCCARI, IL VETERANO DEL GOL. Niente passaggi diretti di cartellino per il calabrese Floccari, classe 1981, il terminale offensivo dell’Atalanta di Gigi Delneri dal 2007 al 2009 quando, con Cristiano Doni tra le linee, doveva fare il boia e l’impiccato da unica punta. 20 timbri in 69 presenze d’ufficio non si dimenticano, anche se l’avventura bergamasca suona piuttosto remota: in mezzo ci sono state Genoa, Lazio, Parma, Sassuolo e Bologna.

PALOSCHI, MISTER VIRGOLA. Zero successi in fondo alla rete, da bergamasco (di Cividate al Piano) alla prima con l’espressione calcistica del territorio natìo, per un Paloschi che a 29 anni sembra aver tirato i remi in barca di una carriera che sembrava promettere ben altro. 14 presenze e l’esplosione proprio di Petagna, nel 2016-2017, col Papu Gomez a sobbarcarsi gli oneri realizzativi, segnarono l’inizio della fine sotto i cieli della Maresana per il bassaiolo, confinato in una neopromossa a quasi mezzo secolo di distanza dalla precedente serie A e adesso in discussione.

IL PRINCIPE JASMIN. Quanto a Kurtic, da Gian Piero Gasperini andò via solo perché nessuno con Bryan Cristante e Josip Ilicic in squadra gli avrebbe potuto confermare i galloni da titolare. 92 match e 10 reti dal luglio 2015 al gennaio 2018, iniziando da atalantino con la salvezza numero 2 targata Edy Reja, sono duri da mettere nella soffitta dei ricordi.

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