La Dea ha dominato la gara in lungo e in largo, ma è nel confronto tra i due tecnici la chiave della vittoria nerazzurra
Ancora una volta, ad essere premiate in campo sono le scelte partite dalla panca di Gasperini che in questa stagione ha davvero l’imbarazzo della scelta. Può permettersi il lusso di schierare dal 1′ un terzetto atipico orfano della punta principale e dominare comunque la gara dal centrocampo in avanti. Come riporta l’edizione odierna di TuttoSport, Fonseca non può fare altrimenti e le scelte di richiamare alle armi Zaniolo e Spinazzola (quest’ultima obbligata), non favoriscono di certo giallorossi già in difficoltà nell’1 contro 1.
RINFORZI DI LUSSO. Che sia Malinovskyi, Ilicic o Zapata, quando una pedina nerazzurra subentra dalla panca detta subito legge e cambia le sorti del match. Un fattore importante, se non altro per la gara contro lo Shakhtar alle porte, perché dimostra che la Dea ha ancora molte cose da dire in Champions. Il morale è già tornato alle stelle, Zagabria è solo un ricordo lontano, ma a una condizione: mantenere la stessa cattiveria e ripetere la prestazione, a partire dalla fase difensiva. Perché l’Atalanta è cresciuta d’intensità e ha dominato gli spazi, ma senza i salvataggi di Gollini e Toloi si starebbe parlando di un’altra partita.