Dopo la sconfitta con lo Shakhtar, la squadra bergamasca ha arricchito il suo bagaglio di esperienza per aprirlo in Serie A contro la neopromossa
Una prestazione brillante, con pennellate d’area e cambi di marcia da Formula 1, “la prestazione di maggior livello dell’Atalanta” secondo Gian Piero Gasperini. Stiamo parlando della partita messa in campo dai nerazzurri martedì sera contro lo Shakhtar Donetsk, dove il gol beffa nel finale sembra annullare tutte le valutazioni fatte fino a quel momento.
COLPA DEI DETTAGLI- “Sembra” e basta però, perché il livello di gioco delle pedine bergamasche è stato così alto da tener testa fino alla fine a una squadra d’esperienza come lo Shakhtar, a cui quasi venivano strappati i 3 punti prima del 90′, non fosse per la prontezza di spirito di Pyatov. Eppure non è di esperienza che bisogna parlare a mentre fredda, a quattro giorni dal ‘fattaccio’ e a meno uno dalla ripresa del campionato. Sono stati i dettagli a sancire la vittoria degli ucraini: il rigore sbagliato, il palo stampato, i tiri del Papu e Malinovskyi a lasciare intatto lo specchio, de Roon a cui scappa Patrick, il contropiede di Dodò e Solomon. L’Atalanta ha fatto bella figura in Champions League, ma per vincere deve mantenere la stessa cattiveria, aggressività, cinismo e lucidità sui 94′ e rotti.
ILICIC VS LECCE- Insomma, Shakhtar Do…cet, e il tridente nerazzurro è pronto ad avvelenare un Lecce che fuori casa ha detto la sua, imponendosi sia a Ferrara che a Torino. Certo, nel campo caldo di un Gewiss Stadium tirato a lucido sarà più difficile, ma la difesa nerazzurra (con Kjaer che scalpita per giocare) ha già drizzato le antenne. Ilicic, insostituibile per i suoi tocchi con la palla e la capacità di destreggiarsi in area piccola, avrà l’opportunità di affinare il feeling-ormai rodatissimo- con il Papu e la pantera, per battezzare il Gewiss Stadium davanti al nuovo muro nerazzurro.
