Il direttore operativo dell’Atalanta: Il prossimo step è la tribuna Ubi e all’inizio dell’estate 2021 lavoreremo alla Curva Sud. La stagione 2021-22 si dovrà giocare con tre settori aperti”

Poco più di 24 ore e finalmente l’Atalanta tornerà a giocare in casa, nella sua casa. Il Gewsiss Stadium è pronto a riaccogliere la squadra nerazzurra che, da maggio a martedì scorso, è stata una vera e propria girovaga tra match giocati a Reggio Emilia, Parma e Milano (a San Siro si giocheranno comunque i match di Champions League).

I lavori alla Curva Nord sono stati completati in appena cinque mesi, un record che riempie d’orgoglio il responsabile unico di Stadio Atalanta, nonché direttore operativo del club nerazzurro, Roberto Spagnolo: “Il restyling è costato oltre 15 milioni, tre in più del previsto, ma siamo soddisfatti per il lavoro fatto. Siamo stati fortunati perché abbiamo trovato le soluzioni giuste, ma tutta la parte che riguardava l’accoppiamento dei due materiali è stata rivista in corsa. In sostanza abbiamo realizzato delle strutture in ferro dentro al cemento per agganciarle meglio. E poi siamo fieri che in cinque mesi non ci sia stato nessun infortunio, nemmeno un dito schiacciato. Dopo Atalanta-Lecce il cantiere riprenderà ed entro metà novembre finiremo la facciata della curva sarà pronta“.

“Il prossimo step è la tribuna Ubi, ci ragioneremo da subito, anche sulla questione della copertura – ha detto a l’Eco di Bergamo -. Qualsiasi modifica rispetto alla prima ipotesi deve andare in variante, quindi dobbiamo considerare i tempi tecnici se vogliamo partire con la fine di questo campionato. All’inizio dell’estate 2021 lavoreremo alla Curva Sud e lì serviranno almeno 10 mesi. La stagione 2021-22 si dovrà giocare con tre settori aperti e senza la curva Sud. Lo stadio sarà finito non prima della metà del 2022, vedo difficili altre soluzioni, anche per questioni di gestione degli abbonamenti“.