L’Etihad Stadium è stato il palcoscenico della terza, storica, serata Champions per l’Atalanta: ecco le nostre pagelle

IL COMMENTO: una serata stor…ica, più che stor…ta. Perchè a prescindere dal risultato, questo 22 ottobre 2019 l’Atalanta se lo ricorderà a lungo. Perchè è da questi stadi, queste prestazioni, questi risultati, queste serate che si prende consapevolezza di quanto sia ‘grande’ la Champions League. O semplicemente, che si cresce.

Gollini 6: fa prendere uno spavento ai quasi tremila sostenitori atalantini quando si avventura in un dribbling all’interno della sua area. Si riscatta alla grande al 24′ su una conclusione di Aguero, spedendo in corner. Non può nulla sui due gol di Aguero, e finche può regge. Ma il City si scatena, e da solo non basta.

Toloi 5: forse il meno peggio dei primi quarantacinque minuti, ma quando il City attacca è tutta la difesa a subire. Con l’uscita di Gomez la fascia di capitano passa sul suo braccio. Sterling lo trafigge come una saetta, e lo beffa, per il 4-1 inglese.

Djimsiti 5: quando serve, di testa, c’è sempre. Poi Aguero gli sfugge al 34′, presentandosi tutto solo davanti Gollini. Non si fa superare da Sterling sugli sviluppi di una pericolosa azione avversaria. Ma quando c’è Aguero dalla sue parti va in completa confusione.

Masiello 5: giusto il cartellino al 10′, fa sentire subito la sua presenza agli avversari. Viene graziato dal direttore di gara quando tocca Sterling in area, senza il secondo giallo che lo spedirebbe ‘sotto la doccia’ prima della fine. Ma il penalty è inevitabile. Nella ripresa Gasp lo lascia fuori. (46′ Pasalic 6: rientra spesso in difesa per aiutare i compagni, mette anche qualche bella palla per Ilicic ma )

Gosens 6,5: come al solito, uno dei più attivi nei primi minuti. Sgroppa sulla fascia senza sosta, dal suo piede capita la prima occasione nerazzurra della gara. Uno dei pochi a riuscire – nel limite del possibile, con avversari così – ad imporsi, nel ruolo di competenza.

Freuler 6: duetta con Ilicic e trova prima un palo, poi la rete del momentaneo 4-2. Ma l’arbitro annulla per un precedente fuorigioco dello sloveno. Lo sfiora di nuovo il gol, è uno degli ultimi a mollare.

de Roon 6: come il resto dei compagni, cresce di intensità col passare dei minuti. Subisce la rimonta inglese, ma non si scoraggia. Nella ripresa, Gasp, lo sposta in difesa con l’uscita di Masiello.

Castagne 5: gli esterni del City lo mandano un po’ in tilt quando c’è da difendere. Anche in occasione dell’azione del 3-1, capisce ben poco di quello che gli avversari combinano dentro l’area. Tiene in gioco Sterling sull’azione del 5-1.

Malinovskyi 7: una sua giocata permette ad Ilicic di sfidare Fernandinho e conquistare il rigore che poi lui si prende la responsabilità di calciare, all’Etihad Stadium, e gli va benissimo. Calcia con una freddezza imbarazzante, ma ad esultare sono i tifosi della Dea.

Gomez 6: non è il solito Papu. Corre, si danna, ma Gasperini lo tiene dentro alla fine del primo tempo.  (46′ Muriel 5: ha poche palle giocabili, non viene servito come meriterebbe e quando può incidere non lo fa)

Ilicic 6,5: ad intermittenza nei primi minuti, al 19′ comincia a riscaldare il mancino quando impegna Ederson con un rasoterra dalla distanza. Si procura il penalty che regala il vantaggio all’Atalanta. E a lui va dato il merito di provarci, anche quando il City prende il largo (71′ Hateboer 5: non ha un grande impatto con la partita, ma il risultato è ampiamente compromesso).

Gasperini 6: sorprende tutti, tenendo in panca Muriel. Poi col vantaggio nerazzurro, sorprende uno stadio intero e l’Europa che guarda la partita. L’inevitabile ritorno del City ‘ammazza’ la gara. Poi vuole scuotere di nuovo la squadra col doppio cambio all’intervallo, ma con l’assenza di Masiello la Dea subisce ancora di più.

Tifosi 10: loro non hanno smesso mai di tifare la loro squadra, anche sul 5-1 del Manchester City. Anche a fine partita, quando è un tripudio di sciarpe e vessilli nerazzurri. Loro si che già sono pronti per una Finale di Champions.