Dal 2016-2017, prima stagione di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta, solo due città del calcio del massimo campionato restano fortini ancora da espugnare: Firenze e Lecce
Il tabù Firenze a febbraio e il tabù Lecce il mese prossimo. Non solo Fiorentina, dunque. L’Eco di Bergamo la butta sulla cabala e sulle statistiche, alla vigilia della consueta battaglia allo stadio “Artemio Franchi”, rilevando come l’Atalanta da quando è nelle mani sapienti di Gian Piero Gasperini non ha mai espugnato la città dei viola e quella dei salentini. Anche se nel secondo caso esiste la scusante non da poco da non averci mai potuto giocare, finora, dall’estate 2016 che ha cambiato la storia del club nerazzurro.
TABÙ IN VIOLA. Mentre al “Via del Mare” si giocherà il primo marzo, l’otto febbraio anti viola vuole essere una sfida al fortino che resiste da 27 anni. Esattamente dal 3 gennaio 1993, quando Carletto Perrone fece gioire Marcello Lippi e indusse il presidente di casa Vittorio Cecchi Gori a sollevare dall’incarico il suo allenatore Gigi Radice.
SQUADRE, NON CITTÀ TABÙ. Chi dall’Atalanta di Gasperini non ha ancora perso tra le mura amiche si chiama Inter e Juventus, anche se Torino e Milano sono comunque cadute una volta ove rappresentate dalle squadre cugine delle precedenti. Resta il fatto che il Gasp da quando è a Bergamo ha sbancato tutte le città di serie A tranne Lecce e Firenze. C’è poi il distinguo per il caso del Crotone, battuto a Pescara ma non allo “Scida” l’annata successiva.
FIRENZE, IL TABÙ DEI TABÙ. Il 27 febbraio 2019, nella semifinale di andata di Coppa Italia, è la data in cui il tabù fiorentino è stato più vicino a cadere che mai: Benassi e Muriel rimontarono per il pari da 1-3. Una montagna che rifiuta di farsi scalare da ben 24 sfide.
Forza Dea
Lecce non mi preoccuperei, diciamo Firenze e Allianz Stadium