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Auguri a Matheu, tra le meteore di Pierpaolo Marino

Mezza stagione e via, al Siena. Carlos Matheu non s’è ancora arreso all’anagrafe e a 35 anni gioca nel Quilmes, dov’è nato

Carlos Matheu compie 35 anni e gli auguri di prammatica sono per una meteora del firmamento di avantindré di giocatori firmato Pierpaolo Marino. All’Atalanta il difensore di Quilmes, tornato lì giusto in inverno per giocare da debuttante con la squadra della città natìa, ha saputo donare nientemeno che 354 minuti da riserva nella prima parte della stagione 2012-2013. Bella forza, direte voi: nel ruolo c’erano Guglielmo Stendardo, Stefano Lucchini, Daniele Capelli, Gianpaolo Bellini, Michele Ferri… E c’era, del resto, anche l’Argentina-mania: oltre a Maxi Moralez e il Tanque Denis, il transfuga di gennaio (all’Inter) Ezequiel Schelotto, l’innesto sempre invernale Lionel Scaloni e dall’estate il suo compagno nel Diablo Rojo di Avellaneda, Facundo Parra.

MATHEU, METEORA TRA LE METEORE. In quel convulso gennaio 2013, in cui l’argentino Matheu, centrale o terzino destro in caso d’emergenza, salutò tutti il 27 da cambio contro il Milan, sarebbero partiti Thomas Manfredini alla volta del Genoa più Federico Peluso direzione Juventus e ne sarebbero arrivati altri due, il cavallo di ritorno Michele Canini e Matteo Contini. Mancava giusto lui per riequilibrare il numero: via al Siena, lui che ci aveva giocato contro a ottobre dopo l’assaggio col Torino a settembre, mentre in Coppa Italia gli fu ritagliata sempre una particina dal fischio d’inizio, col Cesena al quarto turno e nella tana della Lupa agli ottavi, tris sul groppone con Willy Stendardo a Salerno a sostenere l’esame da avvocato. Una sfida-bis alla Lupa, già incontrata da starter il 7 ottobre: lì era finita “solo” 2-0. Il ruolino di marcia personale è leggibile QUI

MATHEU E QUELL’11 DICEMBRE. 11 dicembre, data un po’ storta all’epoca, solo recentemente rivalutata dal trionfo in Champions a Kharkiv per lo storico passaggio agli ottavi ai danni dello Shakhtar e della Dinamo Zagabria nel girone C. Quanto passa il tempo. Matheu, cresciuto nell’Independiente, assaggiò l’Italia la prima volta a Cagliari nel 2008-2009; poi il ritorno alla base, i nerazzurri, la Robur per giochicchiarci la stagione seguente e la virata in patria con escursioni temporanee in Uruguay e Cile. Defensa Y Justicia, Banfield, Peñarol, Union Española e da gennaio nella squadra della sua città. La toccata e fuga nella Seleccion è la metafora della sua carriera: il 26 gennaio 2010, convocato e schierato titolare dal Diego Armando Maradona nell’amichevole contro la Costa Rica, tempo due minuti e si sfascia il crociato destro. Tantissimi auguri.

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