Il professor Pigozzi, a capo dei medici sportivi a livello internazionale, invita alla prudenza: “Sintomi sotto controllo e quarantene, niente fughe in avanti”
“Non sono pessimista, tra un mese i dati sulla pandemia possono migliorare. Ma no alle fughe in avanti sulla presenza del pubblico e sulla quarantena in caso di positivi nel calcio”. Nella sua nettezza, il professor Fabio Pigozzi, presidente della Federazione internazionale di Medicina dello Sport, alla Gazzetta dello Sport fatica a decifrare il caso di Gian Piero Gasperini: “Dovrei avere dati concreti. Ma è importante autocertificare e non sottostimare mai i sintomi per abbattere il rischio verso gli altri”, sottolinea l’esperto in materia riguardo al presunto ottavo di Champions a Valencia a rischio di Coronavirus.
DA GASPERINI AI CONSIGLI DELL’ESPERTO. “Non dobbiamo mai assistere a un calo della prevenzione. Fughe in avanti, pensando di essere usciti dal rischio, sono da evitare – spiega Pigozzi in veste di esperto di medicina dello sport -. La quarantena di due settimane riguarda tutta la popolazione. Solo la Commissione Tecnica Scientifica (della Figc, NdR) può valutare la modifica del protocollo. Abbiamo test efficaci e allo studio ci sono quelli molecolari salivari”.
Gasperini non aveva febbre quando è andato a Valencia, quindi è possibile anche il contrario, che abbia contratto il virus in Spagna, considerato il gran numero di contagi registrati in quel paese
Col senno di poi siamo tutti professori…chi c’era chiuso in casa i giorni 9 e 10 di marzo???? Ma datevi una calmata che è ora…
Fidarsi dei nostri protocolli dopo quello che è successo?