Per il mediano Jacopo Da Riva, razza piave, gettato in mischia (e un po’ allo sbaraglio) contro Inter e PSG, probabile prestito quantomeno cadetto
Le immagini e post su Instagram lo consegnano ad allegre cene in famiglia vicino a casa, a Sernaglia della Battaglia, roba da razza Piave doc. Jacopo Da Riva lo è: il mediano gettato in mischia a mo’ di battesimo del fuoco nel finale di campionato con l’Inter al posto del Papu Gomez e in quello del quarto di Champions col PSG per lo sfinito Duvan Zapata, infatti, è nato a Montebelluna e cresciuto fra Eclisse Carenipievigina e Montebelluna, per essere poi pescato dall’Atalanta nei Giovanissimi Nazionali (Under 15) del Pordenone cinque estati or sono.
DA RIVA, BATTESIMO DA RISERVA? Da classe 2000 aggregato al pari di altri Primavera, fuoriquota come lui (Khadim Ndiaye più saltuariamente, Rodrigo Guth in lista Champions, Ebrima Colley su tutti) oppure no, il prossimo futuro del prodotto del Triveneto svezzato però a Zingonia sembra indirizzato verso un prestito cadetto. La politica societaria non può cambiare di molto. Lo slot di coppa gli s’è aperto a tiro della rinuncia al riscatto di Adrien Tameze, che se avesse raggiunto le 8 presenze in A pattuite col Nizza non gli avrebbe spalancato la porta della panchina. Com’è andata lo sappiamo tutti, senza che il ragazzo, ventenne il 27 ottobre, ne abbia colpa.
DA RIVA, IL MEDIANO DALLA FACCIA PULITA. Mezzala, interno o mediano davanti alla difesa, Da Riva nella stagione appena conclusa ha accumulato 17 presenze tra Under 19 e prima squadra, segnando la sua unica rete con una gran capocciata su angolo di Giorgio Brogni nella cinquina zingoniana alla Juventus lo scorso settembre. Uno stacco imperioso, figlio di 187 centimetri ben strutturati e di un’ottima scelta di tempo negli inserimenti, non solo da situazione inattiva, lui che si sta comunque specializzando nello sradicare palloni per ribaltare il fronte. Dei gettoni, 8 in Primavera 1, 5 in Youth League, 1 in Coppa Italia Primavera e 1 nella Supercoppa di categoria vinta sulla Fiorentina al Gewiss Stadium. Il santuario che il razza Piave ha calcato già due volte. A far la riserva in uno squadrone che si rafforzerà, tanto più che torna anche Matteo Pessina, si rischia di far la muffa: il percorso di crescita di uno che nella cantera della Dea ha fatto già una bella gavetta potrebbe proseguire addirittura a Parma, una A medio-bassa, come Dejan Kulusevski.
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Ottimo, ma forse aver avuto Tameze ????? Riflessione………..
Sostituzione kamikaze in Champions….
Ragazzo molto interessante. Elegante, ottima tecnica e fisico importante. A mio parere deve acquisire un po di “garra” e poi è pronto per diventare un’attrazione di Gaspilandia !!!?