Più matura e consapevole, di nuovo cinica, intensa e aggressiva: con queste caratteristiche l’Atalanta formato 2021 si riprende il quarto posto
La Dea ieri pomeriggio, sul campo pesante e piovoso del Vigorito, ha ritrovato se stessa e ha sorriso. Sì, perché si è ritrovata migliorata: con una nuova maturità acquisita, un nuovo equilibrio tra difesa e centrocampo, e il suo vecchio gioco a due passi dallo specchio che frantuma senza fermarsi per pietà. Il Benevento, come analizza La Gazzetta dello Sport, poteva solo rassegnarsi davanti al punto di svolta nerazzurro e arrendersi senza rimpianti, come succede a tutte quelle che affrontano la nuova Dea di mister Gasp a cavallo tra 2020 e 2021.
GUARDA CHE MURIEL. Continua ad essere lui l’uomo chiave dei nerazzurri, perché è grazie al numero 9 che la Dea non perde da sette partite e ha vinto le ultime tre di fila, proiettata in zona Champions. Un momento d’oro, una striscia positiva che ricorda quella di inizio campionato: allora fu un tris da 13 gol mentre stavolta sono “solo” 12, i quattro di ieri con un bombardamento da 12 tiri in porta contro due.
FA TUTTO ILICIC. Ha segnato lui con uno slalom da applausi fra Barba, Sau e Glik quando la partita rischiava di compromettersi. Ha centrato anche il palo alla destra di Montipò, e quando Gasperini lo ha riportato nella sua mattonella a destra, è ritornato il Mago che era e in 3′ ha fatto di tutto: prima ha sfiorato il gol, poi ha imbeccato Toloi e ha dato il la a Zapata per il 3-1. Immenso e fondamentale per il ‘ritorno’ alla corsa Champions.
Grande Dea grazie
E il Papu? poverino……..non riusciva ad adattarsi…..
Zona champions…come merita ????