La Dea è rimasta a secco, e non succedeva dal 28 novembre, nel ko casalingo per 0-2 col Verona: di lì in poi, tra campionato e coppe, 10 partite con 27 reti
L’Atalanta ha perso punti, 2 questa volta, ancora contro una piccola. Non solo, è accaduto di nuovo contro una squadra ligure. Non contro una big del calibro di Inter, Milan, Roma, Lazio, Juve-che forse offrono più stimoli ai nerazzurri?- ma con le tre avversarie della Liguria. Come ricapitola oggi L’Eco di Bergamo, l’Atalanta aveva già perso 3 punti in campionato con la Sampdoria, sempre in casa, (1-3, il 24 ottobre), e 2 in un altro 0-0 dai mille rimpianti con lo Spezia (0-0 a Cesena, il 21 novembre).
IL SEGRETO DEL GENOA. Il Genoa nel primo tempo ha tenuto un baricentro di 43 metri, l’Atalanta di 57, mentre, nella ripresa, il Genoa è arretrato addirittura sui 35 metri, mentre l’Atalanta si è spinta a 65 metri. È così che è andata in difficoltà, perché i rossoblù si sono asserragliati in difesa con un bel pullmino, non concedendole spazi o margini di manovra.
GLI STIMOLI GIUSTI. Il segreto per vincere a Udine e recuperare 3 punti fondamentali per la classifica è tornare a giocare da squadra, attaccare lucidamente sotto porta. E crederci perché, se l’Udinese non sarà una big, lo stimolo deve essere quello di raggranellare almeno altri 3 punti da qui alla fine del girone di andata per eguagliare almeno il record storico di 35 punti e finire quarta appaiata con la Roma.
guarda caso quest’anno le volte in cui siamo andati più in difficoltà (escluso la partita col Napoli ) sono state con squadre come genoa, sampdoria, verona e spezia che si difendevano molto basse con tanti uomini a ridosso dell’area di rigore