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Rizzo, Depaoli e gli altri: poker di auguri atalantini il 24 aprile

Le due meteore recenti rubano la scena all’altro paio di compleanni. Il 24 aprile è ora delle candeline per Rizzo, Depaoli, Montani e Pensotti

Non ce ne vogliano Sergio Pensotti e Danio Montani, l’altro paio di ex dell’Atalanta che il 24 aprile spengono le candeline, rispettivamente 85 e 61. Non saranno mai meteore nella storia nerazzurra come il neo ventinovenne Luca Rizzo, un quarto d’ora in Coppa Italia contro la Juve in cinque mesi e rotti e il ventiquattrenne Fabio Depaoli, sampdoriano preso in prestito all’ultimo tuffo del recente mercato estivo nella rumba degli esterni comprendente la coppia di altri ripudiati della finestra invernale Cristiano Piccini-Johan Mojica e limitato a 7 comparsate di cui 3 da titolare senza lasciare traccia prima di essere girato al Benevento.

DEPAOLI, SETTEBELLO DA METEORA. Il benacense Depaoli,  nato a Riva del Garda e residente a Trento, cresciuto nel Chievo, 103 partite da pro al riparo dalla tentazione di segnare, era in diritto di riscatto dal 2 ottobre 2020. Il debutto dallo start col poker sporco sulla gobba a Napoli una quindicina di giorni più tardi, col senno di poi, forse era un segno. Il 26 gennaio scorso, hop, di corsa verso il Sannio, dopo altre 6 comparsate di cui un ulteriore duetto da titolare: coi blucerchiati, ko per 3-1 in casa, e a Cesena con lo Spezia, noia muscolare e l’ex viola dentro dopo poco più di 25′, più spiccioli con Sassuolo, i sanniti, in Champions nell0 0-5 col Liverpool e nell’ottavo di Coppa Italia col Cagliari.

RIZZO, L’INNESTO DEL QUARTO D’ORA. Quanto al genovese Rizzo, anche un osservatore neutrale potrebbe accorgersi che il treno perso a Bergamo ha fatto fare alla sua carriera il passo del gambero: dopo è sceso in campo 10 volte. La metà col Foggia, 0 col Carpi, 4 col Livorno e 1 dal gennaio scorso alla Pro Vercelli, in serie C. Due panchine, la Juve in coppa per un quarto d’ora e infortuni a catena, tutto da gennaio a primavera 2018. A titolo temporaneo dal Bologna via Spal, dopo aver firmato l’1-1 al futuro Gewiss Stadium, avrebbe dovuto essere il vice di Bryan Cristante (cui aveva appunto risposto il 5 novembre precedente) tra le linee e la toppa al buco di Jasmin Kurtic nell’andirivieni di tre inverni or sono sulla strada per Ferrara. I suoi problemi? Le lesioni all’inserzione dell’adduttore sinistro e al retto femorale destro. Apripista nel 3-1 contro la FeralpiSalò (23 gennaio) nella partita d’allenamento a Zingonia, dal 76′ al posto di Gianluca Mancini nella semifinale di ritorno allo Juventus Stadium a fine febbraio. Per il resto, panchine col Napoli otto giorni dopo il suo arrivo e a Bologna l’11 marzo. Blucerchiato di formazione dopo gli esordi nel Borgoratti, fisicone e destro potente, Luca aveva giocato nel Pergocrema coi fratelli atalantini Joelson e Pià (2011/12), quindi a Foligno, Pisa, Modena e a Bologna.

PENSOTTI, MEZZALA ANNI ’50. La mezzala vercellese, inizialmente riserva dell’ex milanista Carletto Annovazzi nel 1956-1957 da salvezza targato Luigi “Cina” Bonizzoni e Carlo Rigotti (ultime 5), doveva fare da backup anche al bomber Adriano Bassetto. 3 match con Vicenza, Samp e Milan e poi, dopo il rientro alla base in C, rieccolo per la promozione nel 1958/59 sotto Karl Adamek. Il 10 è Pierluigi Ronzon e l’8 è finalmente di Pensotti: 27 presenze, gol a Messina (vittoria per 5-1), Novara (3-1) e Verona per una doppietta fuori casa. Corsa finita (33 partite, 1 in Coppa dell’Amicizia, e 1 altro gol, decisivo, nel 2-1 alla Spal nel trofeo della coccarda), una volta di nuovo in massima serie: Ferruccio Valcareggi non lo utilizza, lui che era partito dalla D prosegue con Siena (C), Pisa (C), Torres (D) e Viareggio (D) prima del ritorno a casa e della chiusura nel Borgosesia (Prima categoria) nel 1967.

MONTANI, DIFENSORE DA AUGURI. Schierato da 4 nell’unica da titolare nel 1979/80, la prima di campionato a Bari (16 settembre, 1-0 locale, Gaudino a 5 dalla fine), con Giovanni Mei a vestire la 2, il terzino marcatore o mediano cremonese Montani, di nome Danilo secondo alcune fonti, non va oltre le 7 apparizioni tra serie B e Coppa Italia con Titta Rota allenatore. Prodotto grigiorosso, subentra poi all’ala destra Zambetti a Vicenza (71′) e al pesarese a San Benedetto (60′). Poker da titolare, in compenso, nel torneo nazionale, nel girone di qualificazione D con Spal in casa (1-1), Samb (0-0) e Bologna (ko per 2-0) fuori e Inter (0-2) ancora sotto le Mura. Cremonese, Perugia, Vicenza, Spezia, Varese e Valdagno nel prosieguo, in bilico tra B e Campionato Nazionale Dilettanti, e scarpe appese al chiodo nel 1994. Tanti auguri.

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