Per l’Atalanta edizione Gasperini è il primo incipit stagionale con una media gol incassati così bassa. Una difesa blindata

Chi l’ha detto che la miglior difesa è l’attacco? Per adesso è il reparto arretrato l’unica vera certezza dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Mai perforata così poco prima d’ora nello start stagionale. Se, come rimarca L’Eco di Bergamo, i 4 punti nelle prime 2 giornate di campionato sono il secondo record della nuova era, il solo gol incassato nell’incipit di Torino è un primato inattaccabile.

DIFESA BLINDATA: GASPERINI GONGOLA. A fronte del risicato rendimento offensivo, pari al doppio del quoziente incassato, e dell’arrivo dell’addizione di lusso Merih Demiral, in panca fisso al cospetto del Bologna, c’è un José Palomino padrone assoluto della scena, tanto da aver convinto il tecnico a invertire contro i granata le posizioni dietro con la virata del turco a centrodestra per consentire al tucumano di furoreggiare da perno. L’ultima retroguardia meno battuta risale all’unica annata piena di Edy Reja, 2015-2016, ko di misura dall’Inter e 2-0 casalingo al Frosinone.

GASPERINI, PAROLA ALLA DIFESA. Un tris secco, invece, subìto nelle prime due giornate nelle due stagioni più positive: nello scorso campionato, 4-2 proprio in casa del Toro e 4-1 all’Olimpico alla Lazio; tre anni fa, poker al Frosinone e 3-3 nella Capitale, stavolta con la Roma. All’inizio dell’era Gasperini era andata pure peggio dietro, leggi 3-4 dalla Lazio e 2-1 preso dalla Sampdoria, ovvero tre di media ad allacciata di scarpe contro il mezzo attuale. Ma se la difesa regge erigendo una barriera davanti al nuovissimo Juan Musso, con l’imbarazzo della scelta tra Toloi, Palomino, Djimsiti e Demiral, allora la Dea può aspettare anche il risveglio dell’attacco con pazienza.