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La nuova Fiorentina di Italiano, mix di gioco posizionale e pressing

Italiano conferenza stampa

La Fiorentina ha cominciato un nuovo ciclo, sotto la guida di Vincenzo Italiano

L’avversaria del prossimo turno si prospetta complicata e insidiosa per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Di fronte ci sarà infatti la Fiorentina di Vincenzo Italiano, uno degli allenatori di punta della Nouvelle Vague del calcio di casa nostra. Dopo aver scalato in soli tre anni tutte le categorie dai Dilettanti alla Serie A, si è guadagnato questa grande chance sul campo grazie ad una salvezza per certi versi miracolosa ottenuta a La Spezia nei mesi scorsi. Di successi importanti, peraltro, ne aveva già ottenuti nelle sua avventure precedenti, centrando due promozioni ai playoff consecutive tra Trapani e, appunto, Spezia.

Tecnico che predilige gioco offensivo e posizionale, sembra aver da subito aver impresso a fuoco il proprio marchio sulla squadra a livello di concetti: un’impresa non facile, considerando la complessità di apprendimento di questi processi di gioco. In molti, peraltro, dimenticano che il tecnico agrigentino ha firmato con la Viola solo e soltanto lo scorso 30 giugno, al termine di un duro braccio di ferro proprio con gli Aquilotti. Alla fine il tutto si è risolto con il passaggio di un calciatore, il bulgaro Hristov, in Liguria per liberare lo staff tecnico.

ASPETTI TATTICI  Da un punto di vista prettamente tattico risulta fondamentale, negli equilibri della squadra, il compito delle mezzali, che devono essere in grado di inserirsi nei cosiddetti half-spaces e dettare la profondità di tutta la manovra, anche per consentire a Vlahovic di trovare i movimenti migliori per ricevere palla. I cosiddetti “braccetti” di centrocampo sono poi decisivi per costruire triangoli di sviluppo del gioco assieme ai due esterni, rispettivamente di difesa e d’attacco, peraltro ricordando uno dei principi fondamentali del gioco di Maurizio Sarri, altro grande conoscitore del 4-3-3. A livello difensivo, in fase di non possesso, è invece fondamentale la pressione sin dagli attaccanti e le scalate in avanti della linea difensiva, chiamata a leggere in anticipo i tagli degli avversari e a giocare molto alta, quasi appresso alla linea di metà campo. Qualche errore di concetto, in tal senso, si è visto anche contro la Roma, e siamo sicuri che Gasperini abbia studiato già tutto a menadito…

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2 anni fa

Forza Atalanta

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2 anni fa

Staremo a vedere.

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