A Firenze l’Atalanta non ha demeritato, ma è sembrata andare un po’ troppo a sprazzi
La vittoria dello scorso 25 settembre contro il Milan, precedente alla sosta nazionali, sembrava destinata a lanciare l’Atalanta verso le posizioni più alte della classifica, con una squadra in crescita e pronta a candidarsi per le primissime posizioni. Invece, a sorpresa, il campo sembra aver voltato le spalle alla Primavera nerazzurra dopo l’interruzione di inizio ottobre: in sei partite tra campionato e Youth League sono arrivate cinque sconfitte e un pareggio, contro il neopromosso Lecce.
Un filotto che dimostra la presenza di qualche problema, nonostante la squadra sia assolutamente valida a livello di gruppo, a giudizio anche dei tanti addetti ai lavori che sempre popolano il “Bortolotti” in occasione delle partite. Vero è anche il fatto che il calendario, in questo periodo, era tutt’altro che semplice, visto che portava in dote la duplice sfida allo United e una serie di impegni non facili in campionato, ma nessuno si sarebbe aspettato un numero di sconfitte così elevato, che ora complica in maniera molto importante la classifica.
Non tutto è, però, da buttare, anche alla luce del fatto che i risultati non possono essere considerati tutto a livello di Campionato Primavera. La zona playoff resta, tutto sommato, più che raggiungibile, e l’impressione è che la squadra debba ancora trovare la quadratura migliore, soprattutto nel momento in cui i fuoriquota Cittadini, Panada e Vorlicky saranno pienamente recuperati dai rispettivi problemi fisici.