
L’ultima formazione con almeno tre giocatori fuori fase, l’errore del nazionale turco, un Gasperini che lascia Pasalic in panca. La responsabilità dov’è?
Hai voglia a dire che con un Merih Demiral sui livelli dei match con Juve e Napoli gli ottavi di finale non sarebbero certo stati una chimera. Hai voglia a dire che avrebbe dovuto giocare Super Mario Pasalic, 6 gol nelle ultime partite giocate, tra gli 8 totali anche quello del vantaggio nella grande illusione dell’Old Trafford. C’era Matteo Pessina e nella ripresa gli è subentrato Ruslan Malinovskyi che ha pure segnato. Ma l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, uno che non è l’ultimo arrivato e dunque se fa delle scelte è perché ha motivi più che validi, ha anche beccato 13 gol nelle 6 partite del girone di Champions League. Buttando via almeno 3 punti dei 6 disponibili col Manchester United, di cui 2 nel recupero in casa, sulla via della terza rincorsa consecutiva alle eliminatorie. E quindi?
DIFESA, DEMIRAL, GASPERINI E LE CHANCES SPRECATE. Il mister in casa dei Red Devils era in piena emergenza, eppure col 2-0 firmato proprio dal duo Pasalic-Demiral, dai destini opposti all’ultimo tuffo del girone contro il Villarreal, col capitano Rafael Toloi fuori causa, aveva fatto sognare tutta Bergamo e provincia. Difficile recriminare sulle occasioni perdute, anche perché dopo tutto nell’ultimo spicchio di gara erano stati riacciuffati sia i valenciani che lo Young Boys dopo il vantaggio iniziale nel primo caso e un secondo nell’ultima trasferta. Risultato? Errori individuali a parte, compreso quello in uscita fatale sull’1-0 di un Danjuma da 3 gol nel doppio scontro diretto nel Gruppo F, le troppe chances perse per strada e l’unica vittoria contro gli elvetici in casa il 29 settembre scorso firmata da uno degli uomini “meno” del 9 dicembre, proprio il brianzolo.
FUORI DALLA CHAMPIONS: LE RESPONSABILITÀ. In quell’occasione, del resto, i bergamaschi persero per mesi e mesi una colonna come Robin Gosens. Ovvero l’assenza che s’è fatta sentire fin troppo, perché Joakim Maehle non ne è stato minimamente all’altezza. Arduo davvero stabilire a chi o che cosa imputare l’esito deludente della terza campagna di fila nella coppa dalle grandi orecchie. Secondo voi lettori di CalcioAtalanta qual è stata la causa principale dell’obiettivo mancato?
