Anche l’Atalanta sorride: al momento nessun altro 2003 italiano è così avanti nel percorso di crescita
La vita di Giorgio Scalvini, almeno a livello calcistico, era radicalmente cambiata già in estate, quando mister Gasperini disse che lo vedeva, dopo un’amichevole contro il Pordenone, come ragazzo in grado di far parte da subito della prima squadra. Parlò anche dei vari Piccoli, Da Riva e Delprato, che vedeva all’altezza della prima squadra. Forse una verità, forse una semplice boutade per non rivelare le future mosse sul mercato dei propri dirigenti.
Sta di fatto che il classe 2003 di Palazzolo si è ritrovato, nonostante fosse ancora pienamente in età da Primavera e non come fuoriquota, a essere parte piena del gruppo di Gasperini, trovando anche qualche sporadica presenza a livello di Serie A qua e là. Il tutto senza negare, quando necessario, il suo apporto anche alla banda di Brambilla. Come successo anche oggi, con il gol di testa dello stesso Scalvini a sbloccare il punteggio nel match del Ricci di Sassuolo. La gara, ad onor del vero, ha visto anche l’espulsione del numero 6 verso il finale del match, complice una lettura assai dubbia da parte del direttore di gara, che ha optato per una simulazione che è valsa il doppio giallo.
Poco male, ad ogni modo, perchè il percorso di questo ragazzo, già convocato da Nicolato in U21, è evidente e sotto gli occhi di tutti, considerando anche il fatto che nessun ragazzo italiano della sua stessa leva abbia, al momento, raggiunto questo livello di maturità.
Sarebbe bello vederlo giocare con noi almeno un paio d’anni, ma ci credo poco