La recente ricaduta di Duvan Zapata ha scatenato una scia di polemiche sul cambio della guardia tra i medici sociali. Mistero? Ma se sono su Linkedin
Sulla recente ricaduta muscolare di Duvan Zapata si sta scatenando la classica caccia alle streghe e forse anche ai fantasmi. Tre calendari compressi di fila per le ondate Covid-19 e il tifoso medio non sa far altro che prendersela col cambio della guardia alla voce medici dell’Atalanta. Che non sono un mistero: basta una ricerca su google digitando “responsabile sanitario” e “medico sociale”, oltre a “Linkedin”, e il social delle posizioni professionali indicizza gli homines nuovi ai primi due posti del motore. E che c’entrano loro se i giocatori si rompono per i troppi impegni e l’eccessivo dispendio fisico-atletico?
ZAPATA E I MEDICI NERAZZURRI. Fino alla scorsa stagione nelle due posizioni chiave c’erano Paolo Amaddeo, che però recentemente è stato ancora avvistato in panchina, e Andrea Bruzzone, che a Zingonia invece pare proprio non ci sia più a dispetto del curriculum vitae in rete che lo dà come “medico del settore giovanile”. Le figure chiave, vedi sopra, risultano Michele Albano, in arrivo dalle Cliniche Humanitas Gavazzeni dov’è responsabile della riabilitazione sportiva ma con trascorsi alla Juventus, nel ruolo di Responsabile dell’Area Medica, e Carmine Poerio, medico dello sport specializzato. Ora che i nomi sono nero su bianco, quali contestazioni vorrebbe muovere e sulla base di quali conoscenze tecnico-scientifiche il popolino inferocito e bramoso di un capro espiatorio? QUI e QUI i profili: che c’entrano loro due se talora fa crac chi tira la carretta in campo da anni senza avere un backup di livello?
Io non credo che gli infortuni siano da addebitare alla nuova gestione sanitaria. Anche perchè il cambio è stato fatto da poco, da quanto leggo. Più che altro mi chiedo: con la gestione precedente pochissimi infortuni. Perchè cambiare? Il problema è che il gioco di Gasperini probabilmente ti sfianca e dopo qualche anno ti presenta il conto.
Non posso credere di aver letto un articolo simile. Negli anni passati si è giocato con maggiori incontri super ravvicinati. E gli infortuni erano inesistenti. Cosa incredibile pure quella. Ora si è passati a farsi male anche solo alzandosi dal letto. E siccome capita a svariati giocatori, non a uno solo, credo sia lampante che il problema sia da ricercare nell’ambito medico o/e della preparazione fisica. È inutile puntare il dito su chi fa notare il problema. Sarebbe meglio alzare la testa da sotto la sabbia e correre ai ripari ricalcando ciò che è stato fatto in passato.