Diverso il discorso, tranne per il Milan, per tutte le altre italiane

Il nuovo Fair Play Finanziario varato dall’UEFA porterà in dote novità notevoli rispetto a quello che è il sistema calcio attuale? Così non pare, almeno stando a quanto filtra dalle prime indiscrezioni. L’unica vera novità sarà il rapporto tra costo della rosa e ricavi, che non potrà andare oltre il 70%. Di fatto, chi vorrà spendere più degli altri potrà continuare a farlo, spendendo più degli altri tramite il ricorso agli aumenti di capitale. L’unico aspetto a cui fare attenzione per molti sarà una sorta di cura dimagrante, proprio per il motivo appena descritto, del monte ingaggi, che peraltro potrà essere attenuato gradualmente, stando a quelle che sono state le anticipazioni del New York Times nelle scorse ore.

Un problema che al momento affliggerebbe molti club, salvo quelli della Premier League, che viaggiano orami su proventi fuori concorrenza soprattutto per quello che concerne la commercializzazione dei diritti tv all’estero. Buone notizie, ad ogni modo, dalle parti di Zingonia: l’unica big italiana che rispetterebbe l’argine del 70% descritto in precedenza è l’Atalanta, al momento stanziata attorno al 45%. Chi non avrà problemi è il Milan, al momento attorno all’80%, mentre dovranno lavorare con attenzione sotto questo aspetto tutte le altre. Un premio all’attenzione ai conti che ha sempre contraddistinto il modus operandi della Dea.