Molti lo paragonano a Milinkovic-Savic e chi a Pogba, di certo è da diverso tempo nel mirino dei top club europei
Classe 2000, centrocampista con il fiuto del goal ma abile soprattutto nell’impostazione, sul suo futuro scommettono in molti: su tutti quella Red Bull che lo ha scovato nelle giovanili del Mtk Budapest e fatto passare praticamente tutte le squadre europee del gruppo. Lo scrive L’Eco di Bergamo, spiegando che i primi passi del giovane Dominik sono stati in casa, nella scuola calcio (l’Akademie Fonix Gold) del padre Zsolt, attaccante che ha conosciuto la massima gloria nelle riserve del Videoton, l’ultima squadra ungherese a centrare una finale europea. Anno di grazia 1985, sconfitta dal Real Madrid in Coppa Uefa.
A soli 16 anni è entrato nell’orbita Red Bull, realtà che da sempre pesca a piene mani nei vivai dell’Est Europa. Il suo primo campionato l’ha giocato nel Liefering, squadra di serie B austriaca acquistata nel 2012 – e spostata da Anif alla periferia di Salisburgo – come palestra per giovani talenti. In 42 partite realizza qualcosa come 23 reti nonostante un infortunio: nel gennaio 2018 passa dalla periferia al centro città e indossa la maglia del Red Bull Salisburgo, con il quale vince coppa e campionato. Dal gennaio dell’anno scorso è così sbarcato in Bundesliga con il Lipsia che l’ha pagato 22 milioni e stabilito per lui una clausola rescissoria di 70.