
Nerazzurrini chiamati a risalire la china nel posticipo della terza di ritorno, ma con la Roma terza sarà durissima
Guai a scambiare Roma per toma. Hai voglia a chiamarla impresa. In casa della terza forza del campionato, pur con un Vanja Vlahovic in più per rendere meno asfittico un attacco dalla rotazione infinita eppure inefficace, la Primavera dell’Atalanta dovrà fare i miracoli per raddrizzare la classifica. All’alba della terza giornata di ritorno, lunedì 20 febbraio alle ore 14.30 allo Stadio Tre Fontane nella Capitale, il quartultimo posto a quota 19 punti costringerebbe a tutt’oggi i nerazzurrini agli spareggi playout contro il Milan che è una sola lunghezza più sotto. In casa la Baby Dea non vince dall’11 novembre (Sassuolo), mentre l’unica affermazione in trasferta è anche l’ultimo bottino pieno, il 22 gennaio a Bologna.
ROMA, PRIMAVERA DI DUREZZA I ragazzi di Marco Fioretto, reduci dal ko di corto muso a Vercelli col Torino, il sesto nelle ultime dieci giornate e il decimo complessivo dopo il 4 su 4 terribile in avvio di stagione, sono costretti comunque all’impresa se non vogliono rimanere ancorati ai bassifondi del campionato di categoria. Nel turno infrasettimanale anche i giallorossi allenati da Federico Guidi, zavorrati dalle espulsioni di Chesti (35′) e Faticanti (92′) ci hanno lasciato le penne, rimontati a Bologna a dispetto del doppio vantaggio Falasca-Pagano entro la mezzora. All’andata non c’era proprio stata storia: 4-1 ospite, Volpato nel primo tempo e Satriano-De Nipoti-Pisilli-Cassano nella ripresa.
