
I milanesi sempre a caccia dell’erede di Skriniar, ma la sensazione è che non vogliano metterci i soldi richiesti
Merih Demiral e Giorgio Scalvini occupano il secondo e il primo posto nella classifica dei prezzi degli oggetti del desiderio dell’Inter, anche se finora l’interesse s’è manifestato a posizioni invertite. La Gazzetta dello Sport, ripresa da fcinternews.it, parla però di operazione proibitiva. Perché il problema, per la successione a Milan Skriniar, resta sempre il cash da metterci rapportato a quello richiesto.
L’INTER E LA DIFESA ATALANTINA. 25-30 milioni il prezzo non trattabilissimo per il perno turco, che tra l’altro ha perso ultimamente la maglia da titolare essendogli costantemente preferito pure un riciclato nel ruolo come Berat Djimsiti. Il club meneghino non sembra nemmeno disposto all’acquisto a titolo definitivo in estate dopo aver fallito l’assalto al ’98 ex Juventus a gennaio sempre per questioni economiche, più che per la mancata partenza del nazionale slovacco verso i lidi della Senna. Ma il ventenne palazzolese costa anche di più, e allora ecco le antenne drizzarsi verso Soyuncu, altro turco, in scadenza il Leicester, e Pavard del Bayern che ha ancora un anno di contratto.
