Il giornalista di Toronews.net convinto che piazza e società credano ancora alla qualificazione: “Poi dipenderà dall’Uefa”
“Il settimo posto ormai è impossibile, ma l’ottavo potrebbe valere la Conference League se la Juventus venisse davvero esclusa dall’UEFA per la prossima stagione”. Federico De Milano, giornalista di Toronews.net, in vista dell’anticipo del sabato sera col Torino a ospitare l’Atalanta lascia aperto uno spiraglio ai sogni granata. Sottolineando la suggestione del guanto di sfida dell’allievo al maestro: “Juric ha battuto Gasperini solo nel 2020, quando sedeva sulla panchina del Verona. Ci tiene a fare bella figura. E stavolta c’è un obiettivo all’orizzonte”.
Era il 28 novembre 2020, rigore di Veloso e Zaccagni. Di tempo ne è passato, ma l’ex vice del Gasp non è uno che fa sconti…
“E il Toro, che manca da tempo in Europa, sogna di poterci tornare. Mirare all’ottavo posto è fondamentale: se alla fine della stagione valesse la qualificazione in Conference, sarebbe senza dubbio un traguardo molto importante per società e tifoseria. La squadra farà di tutto per centrarlo. Juric ha già battuto il suo maestro, l’uomo che considera la sua fonte d’ispirazione”.
Quale può essere la formazione ideale da contrapporre all’Atalanta, magari cambiando un po’ pelle a seconda delle caratteristiche degli avversari, tipo un elemento diverso in difesa se ci sarà Lookman?
“Il Torino dovrebbe ritrovare Ricci, che in coppia con Ilic, match winner contro la Lazio, forma un centrocampo sul quale Juric punta molto anche per il futuro. In difesa, dove i punti fermi sono Schuurs centrale e Buongiorno sul centrosinistra, sarà interessante capire se a destra giocherà Gravillon o Djidji. Io opterei per il primo, soprattutto se dall’altra parte ci fosse un attaccante tecnico e rapido come Lookman. In avanti c’è il ballottaggio fisso tra Miranchuk e Vlasic con Radonjic punto fermo alle spalle di Sanabria, che è alla ricerca del decimo gol in serie A”.
Chi è il leader granata attuale, il giocatore che gode dell’appoggio di compagni e tecnico?
“Fa strano dirlo per chi ha visto il derby con la Juventus dello scorso 28 febbraio, ma l’uomo del momento è Radonjic. Dico così perché in quel frangente entrò al 60’ salvo poi uscire al 75’ con Juric furibondo per il suo atteggiamento. Dopo quell’episodio, però, è tornato a dare il massimo e in queste ultime partite è uno dei migliori del campionato in termini di dribbling, anche se pecca in zona gol”.
Quali individualità o accorgimenti tecnico-tattici dalle due panchine possono avere il potere di indirizzare la partita?
“Per il Toro possono essere due i cambi importanti dalla panchina, sempre se non dovessero partire titolari. Si tratta di Lazaro e quello che non giocherà all’inizio tra Miranchuk e Vlasic. Nell’Atalanta, invece, penso che i centrocampisti offensivi possano essere quel tipo di giocatori che entrando a gara in corso possono incidere facendo male quando la difesa di casa sarà più stanca”.
