Il giornalista che segue da vicino le vicende della squadra di Semplici ci aiuta a presentare il match di domani
Domani, mercoledì 4 maggio, alle ore 18, si gioca Atalanta–Spezia e con Guido Lorenzelli, giornalista di CalcioSpezia.it, cerchiamo di capire che aria tira in casa dei liguri.
Lo Spezia è tornato a tremare: che squadra affronterà l’Atalanta?
“Una squadra che al termine della partita contro il Monza è stata anche aspramente criticata dai propri tifosi. Una squadra che, dopo essersi mangiata tre gol con Kovalenko, al primo tiro in porta ha subito gol ed è uscita completamente dalla partita nonostante a questa mancassero ancora 70′ minuti più recupero. Una squadra le cui certezze vacillano sempre un po’ di più gara dopo gara: insomma una squadra in crisi”.
Quali sono le cause della crisi dello Spezia?
“Inizierei prima di tutto parlando dei troppi infortuni che hanno tolto giocatori fondamentali a mister Semplici a iniziare dal bomber Nzola che da solo ha segnato oltre il 50% delle reti aquilotte e portato oltre il 60% dei punti in classifica. Un giocatore fondamentale che non ha un sostituto. Oltre a lui ha già finito la stagione un giocatore dirompente come Emil Holm che era finito nel mirino di squadre importanti come Juventus, Napoli, Roma e Inter. Zurkowski che doveva essere il colpo di gennaio è invece un oggetto misterioso avendo giocato finora una sola gara. A questo aggiungiamo gli infortuni di Maldini, Joao Moutinho, Beck e Zovko e il quadro infermeria è completo. Le altre note dolenti sono la tenuta difensiva dato che con la cessione di Kiwior all’Arsenal a gennaio si è fatto cassa, ma indebolito il reparto senza sostituire il più forte centrale che avevi. Un attacco che con Nzola segna con il contagocce e infine direi anche lo spostamento di Ampadu in difesa togliendolo da centrocampo dove faceva un gran filtro”.
Oltre a Nzola ci sono altre assenze? Che squadra dovremo aspettarci?
“Direi che potrebbero rientrare tra i titolari Bourabia e Nikolaou. Si spera anche Agudelo che è l’unico in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica insieme a Verde, ma credo che Semplici non rinuncerà a Gyasi purtroppo. Il capitano sta vivendo la peggior stagione da quando è a Spezia con un solo gol segnato, senza assist e con partite di una pochezza tecnica spaventosa. Fare la fase difensiva per un esterno d’attacco non dovrebbe essere il motivo per cui si è titolari inamovibili anche di fronte a prestazione dai contenuti così scadenti”.
Com’è la situazione a livello ambientale? Ci si aspettava qualcosa in più dalla gestione Semplici e più in generale dalla proprietà americana?
“Come già detto dopo il Monza, il tifo ha contestato la squadra per poi provare a incitarla per le ultime sei gare chiedendo di tirare fuori gli attributi. Quello che trovo scioccante è che i Platek in estate non hanno praticamente fatto mercato arrivando alla rottura con il dt Pecini, uomo che conosce il calcio come pochi basta pensare ai calciatori scoperti da Mbappé a Modric passando per Skriniar, e Berbatov senza volersi dilungare, a cui si devono le scoperte di Kiwior e Holm da perfetti sconosciuti. Una volta che gli è stato reso impossibile fare mercato è stato licenziato per prendere Macìa che invece ha avuto a gennaio i soldi necessari per fare campagna acquisti, ma non c’è un giocatore arrivato a gennaio che sta facendo la differenza. Da Semplici ci si attendeva sicuramente di più: la media punti è appena meglio di quella di Gotti. Ha ottenuto parecchi pareggi e una sola vittoria”.
Che partita ti aspetti?
“Una partita se non a senso unico in favore di un’Atalanta in forma, quasi”.
