Degli azzurri ha parlato l’ex atalantino Roberto Donadoni, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport
Di seguito un estratto delle sue parole alla rosea: “La prima sensazione di quest’Italia è che non sia competitiva con le grandi d’Europa. Pensare di essere protagonisti è troppo, accontentiamoci intanto di passare. L’Inghilterra ha segnato alla Macedonia sette gol, noi uno a fatica: non c’è questa differenza, ma il gap di qualità è ormai evidente. Il “materiale” tecnico a disposizione di Spalletti è questo, non può fare miracoli. Se manca la tecnica, però, dovremmo mettere in campo il carattere. Fin da stasera”.
SUI GIOCATORI. “Abbiamo giocatori internazionali, ma pochi. Penso a Barella, a Tonali. Succedeva anche ai miei tempi che qualcuno non riuscisse a confermare in azzurro quello che faceva in campionato. Un esempio è sotto gli occhi di tutti: Mancini con i club faceva cose strabilianti, con l’Italia non ha mai raggiunto quei livelli. Storicamente giocare contro l’Italia non è mai facile, ma ora gli avversari si accorgono che alcune cose non ci riescono più e ne approfittano”.
Pota…
Anche tanto ieri sera 🥺
Qui non servono miracoli, serve capire il materiale umano a disposizione e scegliere il modulo e l’allenatore giusto. se come ali offensive hai come convocati (e quindi presunti migliori) Zaniolo,Gnonto,Politano e via dicendo io direi che è meglio lasciar perdere il 4-3-3. I difensori più forti e giovani giocano tutti in una difesa a 3 (Bastoni all’Inter, Mancini alla Roma, Scalvini qui) ma per far giocare di Lorenzo si deve stare a 4…Udogie manco chiamato ed è titolare nel Tottenham e ha iniziato pure benissimo, Scamacca idem. Bisognava prendere Conte e provare il 3-5-2 per cui i giocatori sono più… Leggi il resto »
Cosa pretendiamo se i ragazzini a 12 anni si presentano con il procuratore e si sentono già fenomeni senza alcuna voglia di migliorare. Nello sport per emergere devi avere fame.
Giusto
Fino a quando in serie A ci saranno più stranieri che italiani tra gli 11 titolari la nazionale ne subirà le conseguenze