CARNESECCHI, voto 5: poco può sul gol di Kvaratskhelia, ma risponde pienamente presente con un grande intervento su Zielinski prima dell’intervallo, di fatto dando ancora un senso al secondo tempo del match. Poi, però, è la sua imprecisione in sede di rinvio a dare il là al recupero di Cajuste che fa nascere il definitivo 1-2. I dettagli, a questi livelli, fanno la differenza, e per quanto sia profilo di livello importante, deve porsi come obiettivo il fatto di ridurre queste leggerezze il più possibile.

SCALVINI, voto 5,5: sul gol annullato si perde Rrhamani, ma alla fine ha ragione lui: il movimento a scappare è decisivo per mettere in fuorigioco il kosovaro. Lo stesso non si può dire sull’effettivo 0-1 di Kvaratskhelia, quando è troppo distante dall’avversario. Dimostra personalità riprendendosi quasi subito: salvataggio su Di Lorenzo e discreto secondo tempo.

DJIMSITI, voto 6: capitano di giornata, sembra soffrire un po’ la velocità di Raspadori, quindi sceglie la via dell’anticipo per limitare il più possibile l’ex Sassuolo, che a conti fatti non incide granchè. Ben altro peso ha Osimhen, su cui pure se la cava senza troppi affanni. Prova ad accorciare su Cajuste in occasione dell’episodio decisivo del match, ma ormai l’errore, non suo, era già stato compiuto.

KOLAŠINAĆ, voto 5,5: fa notizia il fatto che si cimenti in un paio di errori insoliti per lui, che rischiano seriamente di causare guai. Sul primo, a onor del vero, rimedia subito con grande personalità, scusandosi con tutti, pubblico compreso. Per il resto duella con Politano, non concedendogli grandi spazi, mostrandosi a suo agio anche a fronte di elementi rapidi. Lascia il campo alla mezzora della ripresa perchè ammonito.

ZAPPACOSTA, voto 6: esce al 33′ per un problema alla caviglia dopo un contrasto con Anguissa. Fino al momento del cambio obbligato la solita generosità e un paio di errori di misura perdonabili.

ÉDERSON, voto 6,5: sarebbe da 7, non fosse per la sanguinosa palla persa nella propria area attorno al 45′. Per il resto si conferma elemento dal motore inesauribile: cuce, lotta e imposta, oltre a francobollare Zielinski con discreto successo.

PAŠALIĆ, voto 6: offre il primo tentativo di tiro del match al 22′, di testa, con Gollini che blocca. Nel secondo tempo sta fisso in mediana, a schermare gli inserimenti di Anguissa, diretto avversario diretto sin dal primo minuto. Al 57′ ha la palla per il potenziale 2-1 al volo, ma colpisce in pieno De Ketelaere. Generoso, al solito, e tatticamente prezioso in molte letture, tornerà utile anche in questa posizione, visto che numericamente in mezzo non si è tantissimi.

BAKKER, voto 5,5: ha la sfortuna di incontrata una buona versione di Di Lorenzo, diversa da quella sciupata vista in alcune gare di inizia stagione, sul suo lato. Per questo tiene il freno a mano tirato e, nel complesso, non demerita. Qualche colpa, però, sul gol di Kvaratskhelia, quando concede troppo

KOOPMEINERS, voto 6: a uomo su Lobotka sin dal primo secondo di partita, dapprima si interscambia a seconda delle fasi di gioco con Pašalić nelle vesti di trequartista, poi cede il posto in mediana proprio al croato. Costringe Gollini alla paratona al 45′, poi è in fuorigioco sulla rete annullata allo stesso Pašalić, con cui aveva chiuso un buon uno-due. Non si nota per essere quello dei giorni migliori, ma a Robo-Koop è impossibile rinunciare: non a caso gioca 95′ anche l’acciacco fisico emerso ieri.

LOOKMAN, voto 6,5: totalmente abulico nel primo tempo, dà l’impressione di non essere in giornata. I giocatori importanti, però, sanno invertire le tendenze con un solo episodio: lo stacco che vale l’1-1, purtroppo vano a conti fatti, è da applausi, a maggior ragione se fatto a confronto di un giocatore delle caratteristiche fisiche di Rrhamani. A volte tende a incaponirsi in soluzioni troppo personali, toccando troppo la palla, ma in alcuni momenti del primo tempo sembrava poter essere, lo spunto del singolo, una delle pochissime dinamiche in grado di far capitolare la porta di Gollini. Bene quando dialoga con Ruggeri, soprattutto nella prima parte della ripresa.

DE KETELAERE, voto 6: causa il giallo di Natan e offre qualche giocata stilisticamente gradevole, ma nel complesso non è incisivo, nonostante una ripresa in leggera crescita. Unica eccezione la buona rifinitura a ispirare il gol del pari, con palla spostata verso Hateboer con tempi e modalità corretti. Ha una buona potenziale chance al 71′ di testa, ma Gollini non deve impegnarsi granchè. In flessione da qualche settimana, va aspettato.

Dal 75′ BONFANTI, voto 6: Gasperini gli regala una ventina di minuti un po’ a sorpresa, dimostrando di aver fiducia nei miglioramenti evidenti mostrrati dal ragazzo negli ultimi mesi. Mostra personalità, cercando di proporsi anche in avanti quando possibile. Chissà che non torni utile, alla lunga. È, suo malgrado, vicino a Elmas quando il macedone colpisce per l’1-2. Nessun errore, ad ogni modo. Il primo prodotto della neonata Under 23 a dare frutto. Ce ne saranno altri, ne siamo sicuri.

Dal 33′ HATEBOER, voto 7: mostra subito un impatto eccellente sul match, con due cross ottimi, di cui uno all’origine dell’importante occasione avuta da Koopmeiners al 46′. Di fatto, il disegno preparatorio per il bellissimo assist che premia l’imperioso stacco di Lookman sul gol. Chiude la sua ottima prestazione con una buona presenza nell’area avversaria e con un eccezionale tackle scivolato che impedisce a Kvaratskhelia di andare in porta nel recupero. Ritrovato al 100%, meno male che c’è.

Dal 46′ RUGGERI, voto 6,5: buttato nella mischia all’intervallo, risponde molto bene, confermando gli evidenti miglioramenti in fase offensiva che gli hanno, non a caso, regalato la maglia da titolare pressochè inamovibile. Se un anno fa tendeva a effettuare la prima giocata quasi sempre all’indietro, ora guarda sempre in avanti, anche quando deve fare i conti con un tandem come quello formato da Di Lorenzo e Politano.

MURIEL SV

SCAMACCA SV

GASPERINI, voto 5,5: a sorpresa senza Scamacca dal 1′, propone Pašalić in mediana per consentire a Koopmeiners di incidere sulla trequarti e, al contempo, pressare Lobotka nella prima costruzione azzurra. La bontà del cambio Bakker-Ruggeri rivitalizza discretamente un primo tempo insufficiente, in cui l’indice di pericolosità della squadra era abbastanza basso e la pressione degli uomini più offensivi quasi nulla. La partita, purtroppo, gira in modo negativo con l’episodio che decreta l’1-2 finale. Non aiuta il fatto che qualche giocatore, Scalvini e Koop su tutti, siano sotto rendimento abituale da qualche settimana.