Un poker di comparsate e tanto altro altrove, AlbinoLeffe in primis. A San Silvestro il festeggiato ex dell’Atalanta è Kewullay Conteh, a due riprese nerazzurro ma dalle presenze rarefatte tra l’ultimo Emiliano Mondonico e il primo Stefano Colantuono. Dopo aver portato il Bagnatica dalla Terza alla Seconda Categoria nella primavera del 2019, il Covid-19 ne ha stoppato il post professionismo.
Dal gol in Uefa al patteggiamento
Il neo della carriera, per l’ex nazionale della Sierra Leone, il patteggiamento a 20 mesi con la Procura della FIGC per il calcioscommesse. Era il 3 maggio 2012, poi l’avventura fra i dilettanti: Rivoltana e Pradalunghese, al seguito del diesse Bruno Sesani, e anche la Ghisalbese. Fosse stato uno qualunque, non avrebbe lasciato il segno anche in Europa: cartellino timbrato nel sacco altrui in Coppa Uefa in rosanero per il temporaneo pareggio (di destro, assist di Corini) nel ko per 2-1 in casa dello Slavia Praga, il 16 febbraio 2006.
San Silvestro: i 46 di Conteh, 4 volte nerazzurro
Nato a Freetown il 31 dicembre 1977, nel curriculum pre nerazzurro Conteh annovera il Ports Authority in patria, il Cafè Opera di Stoccolma (di proprietà dell’italiano Alessandro Catenacci) e lo Spanga. Nel 1995/96, il Mondo in panchina e concorrenza di Boselli, Montero, Valentini e Zanchi, frenato dalla malaria contratta in nazionale (120 match e 2 reti, in Italia 3 palloni in porta in B sui 5 totali in 310 match da professionista coi club italiani): l’esordio dal 71′ al posto dell’ultimo della serie nel ko di misura a Firenze il 20 aprile ’96, più l’1-3 in casa con la Lazio 8 giorni dopo da titolare. 2006/07, agli ordini del Cola, Carrozzieri-Loria-Talamonti a chiudergli la strada: dallo start, nel terzo turno di Coppa Italia perso 3-2 ai supplementari a Trieste (Innocenti lo rimpiazza al 105′) il 27 agosto 2006 e quindi da cambio (88′) di Ferreira Pinto nel 3-1 casalingo all’Ascoli alla prima giornata (10 settembre 2006).
Conteh al giro d’Italia
Il giro d’Italia di Conteh tocca le tappe di Chievo, Venezia (promozione con Cesare Prandelli) e Palermo, prima dell’approdo all’AlbinoLeffe nell’annata Gustinetti-Madonna della A sfiorata ai playoff contro il Lecce e nella successiva (2007-2009). Quindi, nel Grosseto del Gus, poi sostituito da Maurizio Sarri, insieme ad altri blucelesti illustri (atalantini di nascita tranne il portierone) Acerbis, Carobbio e Joelson, e nel Piacenza di Mindo, Damiano Zenoni e Gervasoni implicato nella combine con Cristiano Doni nella famigerata partita dei due rigori (più gol di Ruopolo) di Bergamo. Retrocesso in Lega Pro dopo il doppio playout con la Celeste del Mondo, dal 2014 la nuova vita in provincia. Auguri.