I voti dei calciatori nerazzurri per la gara di San Siro contro il Milan.

CARNESECCHI, voto 6,5: la prima parata importante del match la offre al 70′, nonostante il pericoloso rimbalzo scaturito dal tiro di Pulisic. Presente anche sul tiro di Musah deviato, all’88’, sembra trovare serenità da gerarchie ora ben definite.

SCALVINI, voto 6,5: ha da poco compiuto vent’anni, ma San Siro non è più una novità per lui. Aiuta Djimsiti in marcatura e non soffre mai, forse anche perché limita le uscite palla al piede rispetto ad altre occasioni.

DJIMSITI, voto 7: attento su Jović, si posiziona sempre nel modo corretto con il corpo, impedendo sempre l’intervento al serbo. Nessun problema anche quando entra Giroud. Prova perfetta, di fatto.

KOLAŠINAC, voto 6,5: la posizione di Pulisic è atipica, ma è lui a prenderlo in consegna quando l’americano si avvicina all’area di rigore.

HOLM, voto 7: comincia molto bene sin da subito, pienamente in linea con quanto già visto contro Sassuolo e Roma. Prima chiude una gran diagonale su Jović, pronto a battere a rete, poi trova l’assist vincente per l’1-1, peraltro partecipando alla costruzione dell’azione sin da principio. Nella ripresa si rintana alla caccia di Leão, lasciando pochi spunti al campione portoghese. Che crescita, in questo 2024!

ÉDERSON, voto 6,5: per motore è l’ideale per contenere Loftus-Cheeck, ed infatti lo prende in consegna. Prova invano a recuperare su Leão al momento della battuta a rete vincente, ma va dato merito alla grande combinazione del Milan. Sale di intensità nella ripresa e va anche al tiro in maniera pericolosa in due circostanze.

DE ROON, voto 6,5: lo trovi ovunque e si conferma tra i primi per chilometraggio. Al 36′ lo scontro con Gabbia, episodio che farà discutere molto. Cerca di resistere, poi non regge alle conseguenze dell’urto.

RUGGERI, voto 6: Musah molto largo, in una sorta di 4-2-3-1, lo costringe a seguire sempre l’americano e spingere meno di quello che vorrebbe. Non demerita, per quanto non sia nel suo momento più brillante.

KOOPMEINERS, voto 7: apatico per quasi tutto il primo tempo, viene dirottato a destra dopo la mezz’ora. La classe, però, non è acqua, e lo dimostra col bellissimo tiro che batte Maignan in un momento campale della gara. Un episodio che svolta il suo indice di pericolosità sulla gara: altre due pericolose conclusioni sono il preambolo al perfetto rigore trasformato.

MIRANCHUK, voto 6,5 scherma spesso la prima costruzione di Reijnders. Per un’ora quasi non si vede, ma guadagna il rigore, sfruttando anche l’ingenuità del baby Jiménez. Da lì si sblocca, trovando un pericoloso tiro a giro a lato di pochissimo. Generoso a raddoppiare spesso su Leão nell’ultima mezz’ora. Chiude stanchissimo ma soddisfatto, é ormai importante per questa Atalanta.

DE KETELAERE, voto 6: piú a suo agio lontano dall’area che quando deve colpire, dimostra comunque qualità di tocco nell’arco della gara.

HIEN SV

ZAPPACOSTA, voto 6: intraprendente quando entra, con un paio di volate interessanti sulla sinistra. Provocazione: nell’ultimo periodo sembra trovarsi meglio sulla corsia mancina.

PAŠALIĆ, voto 6,5: cerca di tamponare Theo e Leão sull’azione del momentaneo 1-0, appena entrato. Si dimostra subito in partita, però, cercando la battuta vincente dopo il pari di Calabria, con salvataggio decisivo di Calabria da terra.

MURIEL SV

SCAMACCCA SV

GASPERINI, voto 7: gran pressione alta dei suoi in avvio, che pure non sempre funziona per via delle rotazioni che Pioli contrappone. Poi, già dal 35′ in poi, la squadra trova le distanze giuste e sale di livello nel possesso palla. Viene espulso per le proteste successive allo scontro tra Gabbia e de Roon, ma i ragazzi non sembrano, per assurdo, palesare la mancanza della propria guida, salendo di tono nella prestazione e meritando l’accesso in semifinale.