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I primi 45 anni di Pierre Regonesi, il papà di Iacopo

45 anni oggi, giovedì 22 febbraio, per il mancino di Verdellino che da fermo provocava sconquassi. Adesso tocca a Iacopo

Nicolò fa il centrocampista dell’Under 16 nell’Atalanta, il tredicenne Thomas è nel Ponte San Pietro. Ma è giustamente di Iacopo, campione d’Europa Under 19 lo scorso luglio e attuale alfiere dell’Under 23, che va più fiero papà Pierre Giorgio Regonesi, all’appuntamento coi primi 45 anni proprio oggi, giovedì 22 febbraio. Un compleanno nerazzurro dalla testa ai piedi, da una generazione all’altra.

Regonesi e i trofei atalantini

Lui era un terzino sinistro, il primogenito fa anche il braccetto. Pierre, 28 presenze da senior nel complesso, ha all’attivo il Trofeo Dossena nel ’97 con la Banda Prandelli e lo scudetto Under 19 l’anno dopo con la Banda Vavassori. Per lui, sempre in giro a guardare le partite dei figli, è il terzo anno pieno nel dopo calcio: ultima stazione, spezzata dalla pandemia, il Badalasco, per uno delle generazione dei gemelli Zenoni, di Luciano Zauri, di Cesare Natali, di Fausto Rossini e di Pippo Carobbio, sinistro e di classe come lui.

Da Verdellino quasi alla Juventus

Il rimpianto del verdellinese è per il talento naturale mai gratificato dalla grande occasione. Un metro e 86 di terzino d’ala, sfiorò la Juventus, che ne deteneva la metà del cartellino. Nel palmarès nerazzurro, soltanto due comparsate in serie A: l’esordio, dall’82’ al posto di Paolo Foglio il primo giugno ’97, nel 3-0 a Reggio Emilia in cui il doppiettista (dal dischetto) Pippo Inzaghi scrisse 24 diventando capocannoniere; contro i bianconeri al “Delle Alpi”, il 25 gennaio 1998, una ko per 3-1 con lui in campo dal 77′ per lo sloveno Robert Englaro.

Il Mondo di Regonesi

Proiettato a grandi livelli da Emiliano Mondonico, incrociato poi all’AlbinoLeffe nella seconda metà del 2005-2006 salvandosi dalla C1 negli spareggi con l’Avellino (a segno sia all’andata che, su rigore, al ritorno) e nel 2010-2011, Regonesi ha come mentore Giovanni Vavassori. L’ex stopper di Arcene gli concesse 9 presenze tra B e Coppa Italia, dopo le 17 di Bortolo Mutti nell’annata precedente.

Bandiera dell’AlbinoLeffe

Nella Celeste, ecco Elio Gustinetti e il salto fino al secondo campionato nazionale. Quindi il quadriennio riminese col ritorno in riva al Serio, per un record di 291 presenze e 23 palloni nel sacco. Falliti ai rigori i playoff di C1 (anzi, Prima Divisione) nel 2014 sempre sotto le insegne del Gus, Regonesi, nato a Osio Sotto, opta per divertirsi vicino a casa: MapelloBonate in D, poker al Casazza in Promozione, l’Asperiam e l’ultima toccata e fuga nella frazione di Fara Gera d’Adda. Tanti auguri a uno che avrebbe meritato ben altre ribalte: 473 match e 29 reti da pro, conditi da 31 e 3 dall’under 15 all’under 20, non sono noccioline.

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