Il 21 aprile non è soltanto la festa di compleanno dell’ex di turno Matteo Pessina. Compiono gli anni anche il neo settantasettenne Rosilio Dedè, ancor oggi proprietario di un’azienda nel settore zootecnico ad Arcagnago di Carpiano (Milano), tra Melegnano e il Pavese, il più giovane fra gli ex calciatori dell’Atalanta, il portiere sarnichese Filippo Zani che dice 49 col tricolore Primavera prandelliano nel ’93 appuntato sul petto e nell’anima e soprattutto un ex compagno alla Juventus del futuro allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini: Maurizio Schincaglia da Codigoro (Ferrara), oggi al traguardo dei 65.
Schincaglia e lo scudetto Allievo con Gasperini
Insieme al Gasp, da bianconero, vinse lo scudetto Allievi nel 1975 (all’andata con Capuzzo, al ritorno al “Comunale” nell’1-1) proprio a discapito della Dea. Che sarebbe stata sua, da giocatore, ben prima dell’approdo del grugliaschese. Nella stagione 1979-1980 il fantasista offensivo-attaccante del Delta del Po fu infatti a Bergamo in serie B agli ordini di Titta Rota. Memore del gol da nemico, ecco quelli da amico, nel solo mese di ottobre, il 14 nel 2-0 alla Sambenedettese e il 28 con la doppietta nel 3-1 alla Ternana, da ex. Sempre in casa. 14 partite in cadetterìa e 3 di Coppa Italia, 6 da subentrato, numero 7 ove titolare, da seconda punta sostanziale, perché l’11 era Ezio-gol Bertuzzo e il 9 il genio assoluto, Augusto “Gusto Gol” Scala.
Schincaglia, in panchina il Gasp è un’altra cosa
Il giro d’Italia, cominciato nello Juniorcasale nel ’77 a metà del guado di un’annata e mezza nella prima squadra bianconera con Giovanni Trapattoni (scudetto e Coppa Uefa) da 8 match e 2 reti in Coppa Italia a Taranto e Milan, prosegue a Cremona con altri atalantini come Fulvio Bonomi, Enzo Donina ed Emiliano Mondonico. Di nuovo la piccola capitale italiana del cemento, Forlì, Imperia, Vicenza, Treviso, Giarre, Pistoiese e Nizza Millefonti le altre tappe da calciatore. In panchina, trafila bianconera dai Giovanissimi alla Primavera, guidandola al Trofeo Dossena nel 2010, passando per gli Allievi e la Berretti. Nel 2003-2004, lo scudetto di categoria battendo in semifinale la Fermana e in finale il Guidonia Montecelio. Il 15 dicembre 2006, la tragica fine nella vasca pluviale del centro sportivo di Vinovo di due suoi giocatori, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, gli “Ale e Ricky” cui è intitolato il campo del vivaio. Al piano di sopra, poca fortuna: per breve tempo, nel 2012, nello staff tecnico di Ciro Ferrara alla Sampdoria, quindi vice di Marco Sesia (2014) al Barletta e altre avventure in provincia, in Piemonte, nella Orizzonti United e ultimamente nel Cigliano.
Dedè e Zani: gli altri del 21 aprile
Cominciando dal più giovane, Pippo Zani, idolo dei coetanei di Sarnico, Paese che avrebbe dato i natali al recordman di presenze Gianpaolo Bellini nemmeno 5 anni più tardi ed è comunque passato alla storia per essere sede dei ritiri di quando proprio non si voleva tornare in B, dell’Under 19 di casa fu titolare tra i pali nel Trofeo Dossena del 1994. Lo scudetto da numero 1 lo vinse Marco Ambrosio, poi Chelsea e Sampdoria tra le altre, mentre lui faceva da backup insieme a Emanuele Guercilena. Una presenza in A, nella ripresa col Padova a Bergamo all’ultima giornata, 12 maggio 1996, al posto di Fabrizio Ferron: fu 3-0. Poi Cantalupo, 11 anni filati nella Torres in serie C, Alghero e Tempio in C2 o Seconda Divisione di Lega Pro. Il milanese del Parco Agricolo Sud Dedè, invece, jolly dell’attacco, si fece 64 minuti al posto di Lamberto Leonardi (un’ala o tornante) nel primo turno di Coppa Italia perso ai rigori a Monza (guarda la coincidenza) il 19 settembre 1970 per poi sostituire negli ultimi 26 minuti Giovanni Sacco, proprio il numero 7, alla penultima giornata cadetta contro il Como in casa il 9 maggio 1971. Reti bianche, ma anche ritorno al piano di sopra con Giulio Corsini allenatore. Dal triennio precedente al Rimini, il buon Rosilio (che alcune fonti danno nativo di Segrate) sarebbe poi passato per Udine, Vigevano, Arona e Voghera. Tanti auguri a tutti.
AUGURI DI BUON COMPLEANNO