“Gasperini dava indicazioni ai compagni specie sui movimenti difensivi, ancora un po’ ed era lui a dare consigli a me, già da giocatore era rognoso e voleva decidere tutto”. A parlare così di uno dei due allievi prediletti è Giovanni Galeone, tecnico che al Pescara ha avuto da mezze ali l’attuale allenatore dell’Atalanta e quello della Juventus, Massimiliano Allegri: “Mentre Gian Piero era più metodico, Max era più fantasioso, caratteristica che ha un po’ perso da allenatore, anche se tutti e due lo erano già in campo”, il pensiero dalle colonne di Tuttosport del profeta del 4-3-3 prima di Zeman quando negli Ottanta e Novanta quasi nessuno giocava a zona.
Galeone: Gasp maniacale, Allegri più fantasia in campo
“Metodico, spigoloso, concreto, attento, permaloso e dal carattere forte. Uno che tira dritto e non fa il politico per imporre le sue idee, non a caso all’Inter non hanno capito niente di lui”, la definizione che Galeone, oggi ottantatreenne, dà del mister nerazzurro. Una nota in comune i Acciughina e Gasp, secondo il loro mentore in quota Delfino, ce l’hanno: “Meno qualità tecnica. Alla Juve non c’è un totem in mezzo come Milinkovic-Savic né esterni che creino superiorità numerica, mentre l’Atalanta con Ilicic e Gomez era una giostra e con De Ketelaere non è la stessa cosa. Ma Piero tatticamente è bravissimo e la fa giocare sempre bene”.
Domenica un’altra sconfitta
Due nulli e arroganti…
Sta parlando della Dea ? …è la rosa più forte tecnicamente di sempre …
Non se n’era accorto nessuno