Vialli e l’Atalanta, un rapporto cementato dalla militanza di Luca Percassi nel Chelsea: la visita nel marzo di 5 anni fa

“Fantastico capire come funziona l’Atalanta, Luca Percassi mi ha spiegato il progetto e ne sono rimasto impressionato. Anche Beppe Bergomi, che nel vivaio nerazzurro ha lavorato, me ne ha sempre parlato benissimo. Il lavoro e la programmazione alla fine pagano”. Parole e musica di Gianluca Vialli nel corso della sua visita al Centro Sportivo Bortolotti quel 15 marzo del 2017 che ora sembra così lontano: “Stupisce un po’ vedere la squadra così in alto, ma fino a un certo punto. Tre giorni fa, nonostante la sconfitta con l’Inter (7-1, ndr), qui c’erano mille tifosi ad applaudire il ritorno da Milano”.

VIALLI E IL MODELLO ATALANTA. “Una società deve mettere i tesserati nelle condizioni di poter migliorare. Quando un giocatore ci mette la firma, è proprio questo che cerca. La qualità della pratica deriva dalle strutture e dai maestri: questo club è un modello perché ha le une e gli altri. Fossi un ragazzino comincerei da qui”, l’osservazione di allora del campione. “Luca è stato un mio giocatore al Chelsea, quando lo scippammo dal settore giovanile. All’Atalanta invidio il calore e il sostegno del suo pubblico: al lancio della monetina sceglierei di farla attaccare sotto la sua curva nel primo tempo, perché nel secondo poi sarebbe un assedio”.