Un battesimo del fuoco da 18. Promosso alla prima che conta, anche se la classe intorno a lui ha fatto acqua. Un 18, non un voto universitario, ma i minuti della consacrazione internazionale e della maturità calcistica di Bryan Cristante, che contro la Macedonia venerdì sera ha trovato il debutto nel Club Italia nello spicchio finale assistendo impotente al pari di Trajkovski.
L’Eco di Bergamo evidenzia il passaggio di carriera importante per il prestito biennale concesso dal Benfica all’Atalanta, tornato quello che dominava la scena a livello giovanile nel Milan con il coetaneo Andrea Petagna (scudetto Giovanissimi 2010 e Allievi 2011, Viareggio Cup 2014), riportandone le impressioni a bocce ferme: “Non potrò che ricordare questa serata con molta emozione, è un momento importante della mia carriera. Dopo una mancata vittoria, il morale non può essere alto, ma siamo già concentrati sull’Albania”.
Il centrocampista di Casarsa della Delizia, che grazie al padre possiede anche il passaporto canadese, rivendica la sua opzione per la nazionalità di sangue: “Sono contento di avere scelto l’Italia. Sono entrato in campo in una partita difficile, non siamo riusciti a tenere il risultato”. Nell’anno solare il ventiduenne forte di testa e negli inserimenti partendo fra le linee è il terzo nerazzurro a esordire in Nazionale in gare ufficiali dopo Spinazzola e Petagna (rimasto fermo a quell’unica partita) nell’amichevole di marzo in Olanda.
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