L’Orso non se la passa troppo bene, a dispetto del poker di ieri a Piacenza nella Coppa Italia di categoria che vale l’ottavo contro l’AlbinoLeffe, ma stasera inaugura ufficialmente la sua nuova tana dopo il recente restyling. Sperando di non restarci troppo a lungo, nel letargo di una serie C che fin qui ha detto terzultimo posto nel girone A a dispetto delle ambizioni del presidente Luca Di Masi. Che può contare in squadra su ex atalantini come il portiere Michael Agazzi, il jolly Riccardo Cazzola, il bomber Michele Marconi e l’interno classe ’97 in prestito Roberto Ranieri, trevigliese di Castel Cerreto. E in panchina al posto di Christian Stellini è arrivato un altro nerazzurro dentro, Michele Marcolini.
Stasera, ad Alessandria, alle 21, dopo cinque ore di “Cucine di strada” a cura dell’Ascom locale per deliziare i palati dei tifosi, tra Fabio Caressa, funamboli e ballerine – di cui una, a quanto pare, calata dall’alto -, al vernissage dello storico stadio “Giuseppe Moccagatta” interverrà fra le vecchie glorie di casa anche Edoardo Reja. Tecnico nerazzurro nell’annata e mezzo scarsa tra Stefano Colantuono e Gian Piero Gasperini, ma soprattutto cervello in campo (in sole 15 partite) dell’ultima edizione dei Grigi in serie B.
Stagione 1974-1975, la seconda di tre del goriziano (76 presenze e 1 rete) nel basso Piemonte, in una neopromossa tornata subito giù nonostante gli sforzi in panchina di Sergio Castelletti e del suo sostituto Anselmo Giorcelli. Curiosità: in quell’Alessandria giocavano anche futuri atalantini come Luigi Manueli e Giancarlo Snidaro, oltre a un bergamasco (di Azzano San Paolo) come Angelo Volpato. Un atto di scaramanzia per rivedere la luce della serie cadetta a quarantadue anni dall’ultima volta?