Lunedì sarà un giorno davvero importante per il popolo atalantino, impegnato su due fronti. Alle 19.00 c’è chi sarà al Ferraris ad assistere al match di campionato contro il Genoa, sperando finalmente in una vittoria in trasferta.
Ci sarà invece chi, nonostante la vicinanza, la guarderà da casa a causa del giorno lavorativo e si collegherà con lo smartphone con gli amici a Genova.
Uno di loro è Andrea Dotti, che però è preoccupato dall’avvicinarsi del lunedì per un altro evento: “Il sorteggio a Nyon alle 13.00! Sono preoccupatissimo che possa uscire una delle due retrocesse dalla Champions!”, confida il tifoso trentunenne, al seguito della Dea da quando ha sei anni, “In ogni caso il 15 febbraio andrò ovunque capiterà!”, conclude.
Chi invece non è d’accordo è Simone Teani: “Io se esce lo Spartak Mosca non vado fino in Russia, se invece si tratta di Nizza, Marsiglia o Atene ci sarò sicuramente!”. Ma non è l’unico punto su cui dissente con l’amico sostenitore: “Io spero escano Celtic e Dortmund, le più prestigiose: l’ho sperato anche con il girone E e alla fine ha portato bene!”, scherza.
Annalisa Gelmi invece, cinquantenne di Ponteranica, ha un presentimento: “Ho sognato che il bussolotto dell’avversaria dell’Atalanta riportava la scritta ‘Copenaghen’ e ho già controllato che il volo da Orio esiste!”.
Anche Clara Fumagalli, quarantadue anni e due figli sfegatati per la Dea, si è fatta coinvolgere dall’entusiasmo: “Dico la verità, al momento le trasferte le ha fatte solo mio marito con i figli ma dopo la cavalcata con squadre di prestigio ho promesso che in caso di passaggio da capolista del girone, sarei andata anche io il 15 febbraio come regalo di San Valentino, quindi spero non capiti una destinazione troppo fredda come Östersund perché sarà ancora inverno!”.
Tutti e quattro i nostri intervistati su una cosa però sono d’accordo: il 22 febbraio, nella gara di ritorno a “casa” Reggio, ci saranno: “Anzi, cercherò di trovare posto ancora nel settore TED, che mi ha portato fortuna!”, aggiunge Andrea.
Insomma, a conti fatti, già nel primo pomeriggio del lunedì gli atalantini potranno dirsi o meno soddisfatti del sorteggio e tra statistiche e organizzazioni del viaggio, la partita con il Genoa potrebbe passare addirittura in secondo piano: “Ma spero almeno in un pareggio! Sarà il mio compleanno, è il minimo come regalo!”, ride Simone.