Nell’intervista concessa a Sport Week, la pedina della Fiorentina, ha parlato del suo momento e di quello della sua squadra in corsa verso l’Europa grazie, anche, alla spinta dell’eterno numero tredici
“Dopo il funerale di Astori ho tirato fuori delle cose di me che credevo di aver smarrito. Sono rimasto ai margini della rosa per colpa degli infortuni, subito dopo la scomparsa di Davide ero certo che fosse finita per me, la cosiddetta botta finale” così Riccardo Saponara nel commentare il suo personale momento.
Poi c’è stato spazio per la razionalità, per la grinta di un uomo di campo che ha deciso di non mollare “Il mercoledì ho visto Davide nella camera ardente e mi è scattato qualcosa dentro. Ho accettato il dolore e la mia fragilità come mai avevo fatto prima. Mostrarmi per quello che sono mi ha resto più forte: è l’ultimo regalo che mi ha fatto”