Respinto il settlement agreement: a metà giugno i nerazzurri sapranno se saranno ai Gironi di Europa League
L’Uefa ha negato il settlement agreement presentato dal Milan dopo che, pochi mesi fa, aveva detto “no” anche al voluntary. Il club rossonero andrà a giudizio a metà giugno e in quel giorno può accadere di tutto. I cinque giudici che compongono il consiglio, possono applicare diverse sanzioni sanzioni che vanno da una pesante multa fino all’esclusione dalle coppe. In questo caso l’Atalanta accederebbe direttamente ai Gironi di Europa League e la Fiorentina al secondo preliminare.
In serata è arrivata la risposta dell’AD del Milan, Marco Fassone: “C’è grande amarezza, è un danno alla nostra immagine. Mi sembra importante che il Milan assuma una posizione chiara dopo il comunicato dell’Uefa. C’è sorpresa e amarezza perché mi attendevo che la Uefa ci offrisse un settlement agreement: perché da quando c’è il financial fair play c’è sempre stata la concessione del settlement, c’è stato un solo caso in passato con una società russa, non di primissimo livello, che è stata rimandata. Il voluntary agreement non ci è stato consentito perché la commissione riteneva opportuna la garanzia bancaria da 165 milioni da parte della holding. Abbiamo presentato anche delle garanzie avuto per iscritto da parte di Elliot che ha garantito una continuità dell’azienda“.