Il Tribunale ha già riammesso il Partizan Belgrado nel corso di questa stagione ribaltando la sezione dell’Uefa
Il campionato non è finito domenica sera. La lotta per un posto ai gironi di Europa League prosegue a colpi di documenti e carte bollate e il quadro dei ruoli è molto chiaro: da una parte l’Uefa, pronta a sanzionare il Milan dopo la bocciatura del settlement agreement, dall’altra i rossoneri e il loro team di avvocati pronti a dare battaglia per salvare il sesto posto guadagnato sul campo dalla squadra di Gattuso.
Spettatrice interessata è, ovviamente l’Atalanta, che trarrebbe non pochi benefici dall’esclusione del Milan, accedendo alla fase a giorni evitando le forche dei preliminari e soprattutto potendo preparare con calma la prossima stagione. Il Diavolo dovrà attendere la metà di giugno per conoscere il proprio destino, ma ha già pronto la contromossa in caso di effettiva esclusione dalle manifestazioni europee. Il club, infatti, ricorrerà al TAS di Losanna che già l’anno scorso riabilitò il Partizan Belgrado, escluso per tre anni dalle gare extra nazionali per inadempienze verso i creditori. Durante l’arbitrato le parti trovano un accordo e il club fu riammesso all’Europa League.