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Calvano figliol prodigo? Parola al mercato

Il centrocampista cresciuto nelle giovanili di Zingonia potrebbe essere una delle sorprese della campagna acquisti atalantina. Sartori gli avrebbe messo gli occhi addosso

Dal gialloblù precario alla nuova vita, col garantito fino al 2020 e il nerazzurro all’orizzonte. Un cavallo di ritorno, secondo rumors non proprio insistenti ma quasi. Da reintegrato dell’ultim’ora, leggi il 17 novembre scorso per il crac di Mattia Zaccagni al tendine rotuleo, al mirino di Giovanni Sartori. Uno che da artefice del miracolo Chievo conosce Verona come le sue tasche guardando anche all’altra sponda. Strano il destino di Simone Calvano, milanese del ’93 che con l’Hellas nella stagione appena conclusa ha assommato 15 presenze (7 dal kick off) lì nel mezzo guadagnandosi la stima di tutti, a dispetto della repentina retrocessione della neopromossa.

IL CANTO DEL GALLO (E DI PERICO). Il duttile Calvano, che può giocare interno a due o a tre, oppure alzarsi sulla trequarti anche sulla destra, è uno della banda di Eugenio Perico che in maglia Baby Dea vinse il titolo nazionale Giovanissimi a Città di Castello il 19 giugno 2008, con un 3-2 all’Empoli: doppietta del compianto Akoiblin, rimonta di Campus e Chiavazzo (dal dischetto), errore dagli 11 metri di Agazzi (ora al Foggia) e svettata di Grandi. Passato agli Allievi Nazionali di Fabio Gallo, tecnico uscente dello Spezia, ecco la chance della grande ribalta: il Milan, che lo acchiappa nella sessione invernale di mercato del 2010, coccolato da un certo Clarence Seedorf.

IL GRANDE FUTURO ALLE SPALLE. Il 26 gennaio 2012, dopo la Coppa Italia di categoria conquistata coi Diavoletti, l’esordio fra i pro in Coppa Italia contro la Lazio a San Siro, sostituendo Robinho a tiro del novantesimo. Quindi il trasferimento alla corte di Romeo e Giulietta nell’estate del 2012 per imboccare la via dei prestiti in Lega Pro, dovuti anche a problemi alla caviglia sinistra: San Marino, Lanciano, AlbinoLeffe (seconda metà del 2013-2014, Elio Gustinetti in panca, estromissione dai playoff ai rigori – il suo andò a segno – con la Cremonese allo “Zini”), Pistoiese, Teramo, Tuttocuoio e Reggiana. E adesso la rinascita ad alti livelli, per l’ex giovane che l’11 luglio compirà il quarto di secolo. Da atalantino?

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